Ciclismo

Giro d’Italia 2019: la squadra di Vincenzo Nibali. Una Bahrain Merida con gregari di lusso per supportare lo Squalo in salita

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Tutti gli occhi dei tifosi italiani saranno puntati su un’unica squadra per la possibile vittoria del Giro d’Italia 2019. Stiamo parlando della Bahrain Merida, che avrà come capitano il faro del ciclismo tricolore, ossia Vincenzo Nibali. L’obiettivo è uno solo: conquistare la Corsa Rosa. Lo Squalo ci è già riuscito nel 2013 e nel 2016 con il Team Astana, adesso si ritrova nella squadra mediorientale che lo ha ingaggiato nel 2017, anno in cui è nata questa formazione con l’intento di esordire nel mondo del ciclismo puntando dritta sul grande valore del campione messinese.

Terzo due anni fa, e assente nel 2018, Nibali è pronto a tornare al suo amato Giro che lo sta aspettando a braccia aperte per sognare la tanto ambita tripletta. Al suo fianco avrà una formazione esperta con degli uomini che lo conoscono molto bene, a partire da coloro che lo hanno aiutato in questi anni di professionismo sin dai tempi della Liquigas, come il fedelissimo gregario Valerio Agnoli, corridore nato per supportare il suo eterno capitano, nonché amico di sempre, e Damiano Caruso, tornato alla sua corte dopo un periodo passato tra le fila della BMC. Lo stesso discorso vale per lo sloveno Kristijan Koren: insomma, un trio che ha visto crescere ed esplodere Nibali in questi anni, che conosce alla perfezione il leader, e che sarà alquanto fondamentale nelle tappe che contano per supportarlo, difenderlo e sostenerlo soprattutto in salita.

Un ruolo che dovrà ricoprire anche Domenico Pozzovivo, mettendo però in conto la sua ripresa dopo la brutta caduta alla Freccia Vallone. Il lucano si è classificato quinto al Giro del 2018, ma quest’anno è pronto a mettersi da parte e lavorare in supporto del messinese; anche lui è più che mai volenteroso nel conquistare il tanto ambito Trofeo senza fine.

Ultimamente è tornato in luce anche il più giovane dei fratelli Nibali, ossia Antonio. Tralasciando il discorso “conoscenza” che sembra alquanto scontato, il piccolo Nibali ha recentemente affrontato un egregio Tour of the Alps, andando in fuga, cercando di fare gioco di squadra, e resistendo il più possibile in testa al gruppo cercando di difendere al meglio il fratello maggiore. Antonio non ha ancora affrontato un Giro al supporto di Vincenzo, e vista la condizione attuale, potrebbe risultare una pedina fondamentale per la lotta verso la maglia rosa del fratello.

Chiudono il neo professionista Andrea Garosio, alla primissima esperienza con una grande corsa a tappe, e un altro sloveno, Grega Bole, che dovrà dividersi tra l’aiutare il resto della squadra per Nibali, cercare di attaccare quando possibile, ma anche tentare qualcosa di personale, dato il suo spunto veloce. C’è da dire che al terzo anno al fianco del capitano siciliano, ha già imparato molto bene come dover affrontare il ruolo di gregario di lusso, quindi resta solamente da capire se si dovrà sacrificare o avrà carta bianca per qualche risultato individuale.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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