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Foto: Valerio Origo
Emozioni e colpi di scena non sono mancati nelle prime giornate del Giro d’Italia 2019. Dopo la contestata volata andata in scena ieri, con la squalifica di Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep) ed il successo del colombiano Fernando Gaviria (UAE Emirates), la 102a edizione della Corsa Rosa si appresta a vivere una delle frazioni più incerte della prima settimana: la quarta tappa si svolgerà infatti da Orbetello a Frascati su un percorso di 235 km e pare decisamente difficile immaginare quale possa essere lo sviluppo tattico. Dato che il finale non si adatta propriamente ad un arrivo a ranghi compatti, le squadre dei velocisti potrebbero risparmiare energie lasciando andare la fuga. Il compito di controllare la corsa passerebbe quindi alla formazione dello sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma), ma il leader della classifica generale ha manifestato nei giorni scorsi qualche dubbio circa la volontà di difendere la Maglia Rosa e potrebbe approfittare dell’occasione per cederla in vista delle tappe più impegnative. Tutto considerato, l’eventualità che la fuga di giornata possa trovare spazio sembra piuttosto concreta.
Il tracciato costringerà il gruppo ad affrontare per la terza giornata consecutiva una distanza superiore ai 200 km anche se la tappa non presenta vere e proprie asperità dal punto di vista altimetrico. Il percorso particolarmente movimentato tra Toscana e Lazio proporrà numerosi saliscendi che potrebbero fare il gioco degli attaccanti oppure farsi sentire nelle gambe dei corridori nell’ultima parte. Superato in avvio il GPM di Manciano, il percorso proseguirà lungo le strade della Maremma fino a raggiungere nella seconda parte l’area nei dintorni di Roma. Dopo lo sprint intermedio di Mentana, si entrerà nella sezione finale decisamente mossa, con gli ultimi 2.5 km infatti in leggera salita (con pendenze attorno al 4% e con punte al 7%).Tra gli uomini di classifica l’unico corridore dotato dell’esplosività necessaria per tentare qualcosa sembra essere Simon Yates (Mitchelton-Scott), ma spendere energie preziose con il rischio di non guadagnare nulla potrebbe rivelarsi pericoloso per il britannico.
Le ipotesi più probabili restano quella dell’arrivo della fuga oppure quella di una volata ristretta tra coloro che saranno riusciti a non perdere terreno e conservare la gamba dopo la lunga e movimentata giornata. Nel secondo caso lo scenario non sarebbe propriamente ideale per l’azzurro Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep) e per il colombiano Fernando Gaviria (UAE Emirates), mentre l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), il francese Arnaud Demare (Groupama-FDJ) ed il tedesco Pascal Ackermann (BORA-hansgrohe) sembrerebbero più adatti per caratteristiche. Attenzione anche agli italiani Giacomo Nizzolo (Dimension Data), Sacha Modolo (EF Education First) e Diego Ulissi (UAE Emirates), che prenderanno il via con l’ambizione di sorprendere e che si giocheranno sicuramente le proprie carte in caso di un arrivo a ranghi compatti.
LA DIRETTA LIVE DELLA QUARTA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA ORBETELLO-FRASCATI
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roberto.pozzi@oasport.it
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