Giro d’Italia 2019, la tappa di oggi (Ravenna-Modena): possibili scenari tattici. Elia Viviani in cerca di riscatto, volata annunciata

Dopo il giorno di riposo e le analisi sulla prima settimana di corsa, il Giro d’Italia 2019 si prepara ad entrare nel vivo. Per assistere alle prime vere salite, con la battaglia tra gli uomini di classifica, si dovrà però pazientare ancora un paio di giorni: le prime due frazioni della seconda settimana presentano infatti un profilo prevalentemente pianeggiante e dovrebbero vedere protagonisti gli specialisti delle volate. Il discorso è sicuramente valido per la tappa odierna di 145 km con partenza da Ravenna ed arrivo a Modena attraversando la Pianura Padana.

Il percorso si snoderà su lunghi rettilinei ad ampia carreggiata e le uniche insidie di giornata potrebbe essere rappresentate dal vento oppure da eventuali cadute. Il gruppo principale concederà verosimilmente terreno ad una fuga non troppo numerosa in modo da poter controllare la situazione e iniziare l’inseguimento senza nessun tipo di rischio, trainato dalle squadre dei velocisti. Il profilo altimetrico è infatti completamente piatto e le speranze di un eventuale attacco saranno totalmente nelle mani degli inseguitori: a meno di clamorose sorprese sarà la volata a decretare il vincitore di giornata. Gli unici momenti di interesse nel percorso saranno gli sprint intermedi di San Giovanni in Persiceto (km 98.4) e Crevalcore (km 108.0), collocati a distanza piuttosto ravvicinata.

Tra coloro che punteranno al successo di tappa non si attendono particolari novità. Gli indiziati principali saranno quattro, tutti con ottimi argomenti per giocarsi la probabile volata. Il tedesco Pascal Ackermann (BORA-hansgrohe) è l’unico corridore che può vantare due successi insieme a Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e cercherà un successo per rafforzare la prima posizione nella classifica a punti della Maglia Ciclamino. Il tedesco si è dimostrato un velocista piuttosto resistente, ma potrebbe pagare dazio su un arrivo più adatto agli specialisti della pura potenza. Lo stesso discorso vale anche per l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), vincitore sul traguardo di Pesaro, e per il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ), spesso piazzato nella prima settimana. Il terreno sembra perfetto per l’italiano Elia Viviani (Deceunink-QuickStep), desideroso di riscattarsi dopo il secondo posto di Pesaro, la delusione di Terracina e la squalifica di Orbetello. Il giorno di riposo avrà sicuramente portato nuove energie nel serbatoio del campione italiano e la tappa potrebbe essere una delle ultime occasioni prima delle montagne.

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roberto.pozzi@oasport.it

Foto: Valerio Origo