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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, la tappa di oggi (Riccione-San Marino): i possibili distacchi tra i favoriti. Roglic per fare il vuoto, Nibali deve difendersi
La prima settimana del Giro d’Italia 2019 terminerà con una giornata che potrebbe risultare determinante nell’economia dell’intera corsa. La tappa di oggi sarà infatti l’attesissima cronometro individuale di 34.8 km con partenza da Riccione e arrivo a San Marino, unico sconfinamento in territorio straniero in programma in questa 102a edizione della Corsa Rosa. Dopo la fuga di giovedì che ha rivoluzionato la classifica generale, gli uomini più attesi potranno cominciare a recuperare terreno anche se Valerio Conti (UAE Emirates) ha tutte le carte in regola per difendere la Maglia Rosa.
La frazione non sarà comunque terreno di conquista per gli specialisti delle prove contro il tempo: il percorso infatti presenta una prima parte di 22 km completamente pianeggiante e ideale per gli uomini abituati ad eccellere nelle cronometro, ma la seconda parte sarà una vera e propria cronoscalata, dove gli scalatori potranno sicuramente difendersi. Nello specifico, l’ascesa verso la Repubblica di San Marino misurerà 12.6 km, con un primo tratto di 5 km decisamente impegnativo (pendenze tra il 6% e il 7%), una sezione centrale nella quale la strada spianerà improvvisamente e una conclusione nuovamente temibile (2 km al 6.5% di pendenza media) a rappresentare l’ultimo sforzo prima del traguardo.
Dopo la prematura uscita di scena di Tom Dumoulin (Sunweb), il grande favorito di giornata risponde al nome di Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Il corridore sloveno è un vero specialista delle prove contro il tempo e arriva da due vittorie consecutive in questo genere di appuntamenti (ultima tappa del Giro di Romandia e frazione inaugurale del Giro d’Italia). Nella seconda occasione in particolare ha dimostrato di avere un passo decisamente superiore rispetto ai diretti avversari rifilando su una distanza di appena 8.0 km ben 19” a Simon Yates (Mitchelton-Scott) e 23” a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida). Gli avversari non staranno certo a guardare: il corridore britannico ha dimostrato di essere migliorato rispetto alla passata stagione e nel mese di marzo ha vinto per la prima volta in carriera in una cronometro alla Parigi-Nizza; il fuoriclasse italiano è apparso in ottima condizione sulla salita del San Luca e dovrà ripetersi oggi per contenere il distacco dagli avversari. Tra coloro che cercheranno di difendersi per poi tornare ad attaccare nelle tappe di montagna anche il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana) ed il polacco Rafal Majka (BORA-hansgrohe).
Provando ad immaginare quali possano essere le distanze tra gli uomini di classifica al termine della tappa, la particolare conformazione del percorso rende difficile trovare dei precedenti significativi. Nibali e Roglic ad esempio si già affrontati in stagione nella cronometro finale della Tirreno-Adriatico: sulla distanza di appena 10 km completamente pianeggianti lo sloveno aveva rifilato 23” al siciliano. Non ci sono dubbi che la prima parte del tracciato sia la più insidiosa per l’italiano che potrebbe perdere anche 50”. Sulla salita però il fuoriclasse messinese ha tutte le carte in regola per difendersi alla grande e cristallizzare il distacco: se Nibali riuscisse a contenere il ritardo al di sotto del minuto, il bilancio sarebbe sicuramente positivo. Nella seconda e nella terza settimana le occasioni per attaccare non mancheranno e la lotta per la conquista del Giro d’Italia sarà tutt’altro che conclusa questa sera.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo