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Ciclismo
Giro d’Italia 2019: Primoz Roglic, addio sogni di gloria? Sloveno da podio, ma che fatica in salita…
Spettacolo e grandi emozioni hanno caratterizzato la sedicesima tappa del Giro d’Italia 2019. Lungo un percorso durissimo da Lovere a Ponte di Legno (194 km), un tempo inclemente ha accompagnato il gruppo per tutta la giornata mettendo alla prova il carattere e la determinazione degli uomini di classifica. La frazione odierna era particolarmente attesa per testare le ambizioni di successo di quello che al termine della seconda settimana sembrava essere il principale favorito, ma le micidiali pendenze del Mortirolo hanno respinto l’assalto di Primoz Roglic. Il corridore sloveno ha dimostrato di non avere lo stesso passo di Richard Carapaz (Movistar) e di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) su salite lunghe ed impegnative, riuscendo comunque a difendersi nella difficoltà e non abbandonando definitivamente le speranze di vittoria finale.
Il momento di svolta della tappa di oggi è stato come prevedibile il Mortirolo. L’alta velocità tenuta nella fase iniziale ha provocato un primo frazionamento nel gruppo principale e ha evidenziato subito uno dei grandi problemi di Roglic in questo Giro d’Italia, ovvero la mancanza di una squadra competitiva a supporto: nessun corridore della Jumbo-Visma è infatti riuscito a rimanere al fianco del proprio capitano che si è trovato isolato sin dalle primissime rampe della salita. Lo sloveno ha provato ad impostare un ritmo regolare mantenendo una frequenza di pedalata molto elevata, ma lo scatto secco di Nibali e soprattutto l’andatura della coppia Movistar formata da Carapaz e Landa hanno presentato il conto. Dimostrando comunque una grandissima lucidità tattica, Roglic si è accodato al gruppetto guidato da Simon Yates, concludendo la salita con un distacco di 1’20” nei confronti dei diretti avversari ed evitando di sprofondare. Rischiando il tutto per tutto in discesa, lo sloveno si è addirittura riavvicinato, ma nel tratto conclusivo in leggero falsopiano la stanchezza e la mancanza di collaborazione tra gli inseguitori hanno fatto la differenza facendo crescere nuovamente il ritardo.
Sul traguardo di Ponte di Legno il cronometro ha restituito un distacco di 1’22” nei confronti del gruppetto dei migliori. La situazione nella classifica generale vede al momento Roglic in terza posizione con 2’09” da Carapaz e con soltanto 22” da Nibali. La condizione del corridore sloveno è sembrata in calo dopo una partenza straordinaria, ma le occasioni per provare a ribaltare la situazione non mancheranno: al di là della cronometro conclusiva di Verona, terreno sicuramente favorevole, soltanto la tappa di sabato con l’arrivo a Croce d’Aune presenterà salite impegnative come quelle affrontate oggi. Certamente la condizione esibita da Mikel Landa (Movistar) costringerà il capitano della Jumbo-Visma a guardarsi anche le spalle per difendere il terzo posto, ma forse è ancora troppo presto per escludere con certezza Roglic dalla lotta per la conquista del Giro d’Italia 2019.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo