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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, Rafal Majka e Bauke Mollema: due outsider che potrebbero sbancare. Polacco ed olandese tra i più in forma
La dodicesima tappa del Giro d’Italia 2019 ha finalmente costretto gli uomini di classifica ad uscire allo scoperto. Nonostante il traguardo di Pinerolo non abbia riservato distacchi particolarmente significativi, con Mikel Landa (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana) che hanno guadagnato soltanto 28” sul resto del gruppo principale, la dura salita del Montoso ha visto le prime schermaglie tra gli attesi protagonisti della vigilia. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è sembrato giocare in difesa, mentre Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ha ribadito la propria buona condizione ma ha preferito non correre il rischio di sprecare energie con qualche attacco considerato che le opportunità più avanti non mancheranno. Due corridori però hanno particolarmente impressionato: Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Rafal Majka (BORA-hansgrohe), che nella classifica dei favoriti occupano rispettivamente la terza e la quarta posizione con un distacco di 1’55” e di 2’53” dal corridore sloveno.
La forma del corridore olandese si era già dimostrata eccellente con il terzo posto nella cronometro di San Marino e nel giorno di riposo il direttore sportivo della Trek-Segafredo Ivan Basso, due volte vincitore del Giro d’Italia, aveva posto l’attenzione sul capitano della formazione statunitense. Nella giornata di oggi Mollema ha corso nelle posizioni di testa del gruppo principale, mantenendo sempre il proprio caratteristico passo regolare ma non dando mai l’impressione di essere in difficoltà rispetto agli avversari. Nella parte centrale della salita del Montoso inoltre, l’olandese ha messo a lavorare in testa al drappello degli uomini di classifica l’abruzzese Giulio Ciccone, un gregario sicuramente importante anche in vista delle prossime tappe. Il suo distacco nei confronti di Roglic è leggermente superiore rispetto a quello di Nibali e l’azzurro potrebbe trovare in Mollema un prezioso alleato.
Discorso analogo anche per Majka, che ha risolto gli ultimi dubbi riguardo al ruolo di capitano della BORA-hansgrohe per la classifica generale viste le difficoltà di Davide Formolo. Tra coloro che non sono riusciti a prendere le ruote di Landa e Lopez, il corridore polacco è stato sicuramente il più attivo provando un paio di accelerazioni in prossimità del traguardo del GPM e sulla successiva discesa, sempre con poca fortuna. Tra gli elementi a favore di Majka c’è sicuramente la forza della formazione tedesca: Formolo si assumerà il compito di gregario e anche Cesare Benedetti, splendido vincitore della tappa odierna, metterà a disposizione del proprio capitano le sue qualità in salita. Rispetto agli avversari più quotati alla vigilia, il polacco ha dimostrato anche di difendersi nella cronometro di San Marino e potrebbe essere una delle sorprese in questa seconda parte del Giro d’Italia 2019.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo
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