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Giro d’Italia 2019, Richard Carapaz: primo ecuadoregno in maglia rosa, una moto in salita. Può sognare il trionfo?

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Nel tappone alpino da Saint-Vincent a Courmayeur del Giro d’Italia 2019 abbiamo assistito ad un’azione fenomenale di Richard Carapaz, che è diventato il primo corridore ecuadoregno ad indossare la maglia rosa. Un sogno realizzato per questo ragazzo di 25 anni, che coglie la seconda vittoria di tappa in questa edizione, la terza della carriera sulle strade del Giro. Oggi il corridore della Movistar ha confermato di avere una condizione davvero eccezionale, riuscendo ancora a fare la differenza in salita.

A tre chilometri dal GPM di Colle San Carlo, Carapaz ha sferrato un attacco secco, facendo un cambio di ritmo impressionante e staccando con grande facilità tutti gli avversari. Da lì in poi è andato davvero a tutta riuscendo a prendere un margine superiore ai 30” allo scollinamento. Nel finale ha poi sfruttato al meglio il marcamento nel gruppetto degli inseguitori, riuscendo ad aumentare progressivamente il proprio vantaggio sui rivali e andandosi così a prendere la maglia rosa.

Ora Carapaz guida la classifica con 7” su Primoz Roglic e 1’47” su Vincenzo Nibali e può davvero sognare il trionfo. Infatti bisogna ricordare che l’ecuadoregno lo scorso anno ha chiuso al quarto posto la Corsa Rosa ed è stato protagonista negli ultimi tapponi di montagna, basta ricordare il secondo posto nella mitica tappa di Bardonecchia vinta da Chris Froome. La Movistar è poi una delle squadre più forti presenti e potrà contare su molti compagni di squadra in salita, in particolare su Mikel Landa, un gregario di lusso che potrà scortarlo al meglio anche nei momenti di difficoltà. Inoltre fino ad ora è sembrato essere decisamente il più brillante in salita e non sarà quindi facile staccarlo sul suo terreno.

Bisogna però altrettanto sottolineare come Roglic abbia dalla sua la cronometro e Nibali una grande esperienza. Lo sloveno potrebbe infatti ribaltare la situazione nella prova contro il tempo di Verona e Carapaz avrà quindi bisogno di un margine elevato per poter conquistare il successo. Dall’altra parte lo Squalo sa alla perfezione come gestire un Grande Giro e nella terza settimana potrebbe riuscire a realizzare l’azione decisiva. Quindi sì Carapaz può vincere questo Giro d’Italia, ma dovrà correre in modo perfetto da qui alla fine per riuscirci.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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