Ciclismo
Giro d’Italia 2019, risultato decima tappa: Arnaud Démare supera Elia Viviani in volata. Una brutta caduta tira fuori Ackermann
Nessuna difficoltà altimetrica, un trasferimento in bicicletta quello che hanno percorso i corridori nella decima tappa del Giro d’Italia 2019, la prima dopo il giorno di riposo: un piattone da Ravenna a Modena di 145 km. Ovviamente è stata volata: una caduta a sconvolgere lo sprint, vinto da un super Arnaud Démare, tornato al successo ad oltre un anno di distanza, alla prima vittoria nella Corsa Rosa. Ancora una delusione per Elia Viviani. Nessun problema per Valerio Conti (UAE Emirates) che mantiene la Maglia Rosa di leader della classifica generale.
Al chilometro 0 è andata via subito la fuga: una coppia di coraggiosi all’attacco, quella formata da Luca Covili (Bardiani-CSF) e Sho Hatsuyama (Nippo Vini Fantini Faizanè). I due sono andati di comune accordo, con il plotone che non ha lasciato però particolare spazio: a guidarlo le squadre dei velocisti, Deceunick Quick-Step, Bora-hansgrohe e FDJ. Vantaggio massimo che ha raggiunto i 4′: non ci sono state possibilità di sognare per i due all’attacco. Il ricongiungimento è arrivato praticamente a 30 chilometri dall’arrivo.
Un lungo avvicinamento, anche piuttosto tranquillo, verso il finale scontato: quello in volata. Dopo le grandi manovre delle compagini dei favoriti, che hanno superato al meglio i 3 chilometri della neutralizzazione, sono entrate ovviamente in scena le squadre dei velocisti. A provare ad anticipare lo sprint è stato Francisco Ventoso (CCC): lo spagnolo ha guadagnato un centinaio di metri, venendo però raggiunto all’ultimo chilometro. Proprio nei pressi del triangolo rosso una clamorosa caduta a velocità altissima: a terra tra gli altri Jakub Mareczko e la Maglia Ciclamino Pascal Ackermann.
Volata confusa dunque, con pochi uomini a giocarsi il successo: FDJ di prepotenza a dettare il ritmo, con Arnaud Démare che è riuscito a lanciare il proprio sprint a 200 metri dal traguardo. Dall’altra parte della strada Elia Viviani si è piazzato alla ruota di Caleb Ewan, entrambi però non sono riusciti a tenere il passo del francese. Eccellente lo sprint del transalpino che ha battuto proprio il campione italiano e l’australiano. Quarto Selig, poi Nizzolo e Cimolai.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse