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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, risultato dodicesima tappa: capolavoro di Cesare Benedetti a Pinerolo. Si muovono Landa e Lopez, Polanc in Rosa

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Finalmente arriva il vero e proprio Giro d’Italia. Si sblocca la Corsa Rosa dopo una decina di giorni piuttosto noiosi, animati solo dalle cronometro e dalle cadute, oltre che dalle volate. Dodicesima frazione, da Cuneo a Pinerolo, di 158 chilometri in ricordo dell’impresa compiuta ben 70 anni fa da Fausto Coppi: altimetria completamente diversa, una sola salita affrontare, quella del Montoso, posta piuttosto lontana dal traguardo. Nonostante tutto il primo GPM di prima categoria del Giro è riuscito a sbloccare la situazione: si sono mossi in tanti e si è rivoluzionata la classifica generale. A trionfare è un italiano, Cesare Benedetti, che dopo una vita da gregario conquista il primo successo in carriera. In Maglia Rosa va ancora un uomo della UAE Emirates, autrice di una tattica perfetta: da Valerio Conti a Jan Polanc, uomo che potrebbe provare a lottare per una buona posizione fino a Verona.

Pronti, via e si è formata la fuga giusta, di addirittura venti uomini. Al comando Sutterlin, Gavazzi, Montaguti, Boaro, Cataldo, Caruso, Covili, Senni, Benedetti, Cerny, Capecchi, Bennett, Ludvigsson, Dunne, Kluge, Gasparotto, Wyss, Knees, Biermans, Haller, Bakelants, Brambilla, Polanc raggiungono De Gendt e Dunbar. Comune accordo per loro, il gruppo ha preferito disinteressarsi, lasciando la UAE al comando, squadra che non aveva il minimo interesse a tirare. Vantaggio che dunque è andato a dilatarsi: arrivato ad un picco massimo di addirittura 16′.

A circa 60 chilometri dall’arrivo è leggermente cambiata la situazione con Jumbo Visma e Bahrain-Merida che hanno iniziato a recuperare qualche minuto sugli attaccanti. Il tutto è andato ovviamente a decidersi sul GPM di prima categoria del Montoso: una decina di chilometri con pendenze oltre il 10% e scollinamento a 30 dall’arrivo.

Davanti hanno provato ad anticipare Haller e Bennett, ma, iniziata l’ascesa, si sono mossi Brambilla, Caruso, Cataldo, Dunbar, Capecchi, Polanc e Montaguti che hanno fatto la differenza, staccando tutti i rivali. Nonostante qualche distacco in cima, dove Brambilla è andato a prendersi i punti per la Maglia Azzurra che indosserà domani, il gruppetto si è andato a ricompattare in discesa con un super Cesare Benedetti abile a rientrare. Sullo strappo conclusivo, di 500 metri vicino Pinerolo, Brambilla, Dunbar e Capecchi riescono ad andar via, ma si guardano all’ultimo chilometro lasciando rientrare Caruso e Benedetti, con il corridore della Bora-hansgrohe che batte nello sprint ristretto proprio il siciliano.

Succede tantissimo anche nel gruppo, con la Maglia Rosa Conti che si arrende nel primo tratto di salita e l’Astana che decide di attaccare: Hirt lancia Miguel Angel Lopez, con il colombiano in salita si muove anche Mikel Landa, capitano della Movistar. Tra gli altri capitani i più attivi sono Vincenzo Nibali e Rafal Majka, stoppati da una Mitchelton-SCOTT in forze ad aiutare Simon Yates. La coppia formata da Lopez e Landa scollina con 30” di vantaggio e sfrutta l’aiuto di alcuni compagni di squadra presenti nella fuga iniziale per gestire il margine sugli altri rivali (28” all’arrivo). 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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