Ciclismo

Giro d’Italia 2019, Risultato nona tappa: Roglic vince la cronometro, 4° un super Nibali. Naufragano Yates e Lopez!

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Doveva essere una cronometro difficile, sicuramente la tappa più attesa in questa prima parte di Giro d’Italia 2019: sono arrivati gli sconvolgimenti nella seconda prova contro il tempo della Corsa Rosa, quella posta nella nona frazione. Da Riccione a San Marino, 34,8 chilometri con un durissimo tratto finale in salita. Come visto e rivisto in questi giorni, ad impensierire ancor di più i corridori ci si è messo anche il maltempo: la pioggia ha bagnato la corsa praticamente per tutta la giornata. A trionfare però è l’uomo più atteso: Primoz Roglic fa doppietta, dopo Bologna riesce nuovamente ad imporsi nella specialità preferita. Velocità pazzesche, ultimo tratto con una regolarità spaziale: è lui il grande favorito per la conquista del Trofeo Senza Fine. In chiave classifica generale resta davanti Valerio Conti: il laziale gestisce al meglio l’ampio margine a disposizione e conserva, anche se con gran fatica, la propria Maglia Rosa.

Una sfida a due quella odierna per il successo di tappa. Primoz Roglic (Jumbo Visma), partito sul finale, è riuscito a beffare proprio per poco il campione d’Europa di specialità e recordman dell’ora Victor Campenaerts (Lotto Soudal). I due più importanti specialisti presenti nella Corsa Rosa hanno fatto la differenza: il belga è andato fortissimo nella parte iniziale, sfruttando un meteo più clemente nel tratto pianeggiante, ma ha pagato dazio nella salita, anche a causa di uno sfortunato inconveniente meccanico (costretto a cambiare bicicletta con il direttore sportivo che non è riuscito ad aiutarlo al meglio). 51’52” il tempo conclusivo dello sloveno: 40.257 km/h di velocità media. 11” di distacco per Campenaerts. A completare il podio un sorprendente Bauke Mollema: l’olandese della Trek-Segafredo si candida come uomo interessante in chiave podio (un minuto di ritardo per lui).

In casa Italia assolutamente da sottolineare la quarta piazza di Vincenzo Nibali. Lo Squalo della Bahrain-Merida si conferma davvero in grandissima forma: 1’05” di distacco dal più accreditato rivale in chiave classifica generale. Ora il ritardo totale diventa già piuttosto interessante (1’44”), ma il siciliano può davvero provarci tra seconda e terza settimana. Nella top-5 anche il campione estone Tanel Kangert, da sottolineare le buone performance di Bob Jungels, Pello Bilbao e Mattia Cattaneo, tutti tra i primi 10 e sotto i 2′ di ritardo.

Moltissime le controprestazioni. Quella più inattesa è timbrata da Simon Yates: il britannico della Mitchelton-SCOTT è fuori dai primi 30, crollando sul finale, perdendo così 3’11” da Roglic (oltre 2′ da Nibali). Ancor peggio, anche se fermato da una foratura, il capitano dell’Astana Miguel Angel Lopez: 3’45” di ritardo. Male anche Mikel Landa e l’ormai ex Maglia Bianca Giovanni Carboni.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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