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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, risultato undicesima tappa: Caleb Ewan firma la doppietta a Novi Ligure, soltanto quarto Elia Viviani
Caleb Ewan si aggiudica l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2019. Il velocista australiano della Lotto Soudal si è dimostrato il più forte leggendo alla perfezione un rettilineo d’arrivo decisamente complicato a causa del forte vento contrario e firmando una doppietta dopo il successo di Pesaro. La seconda giornata consecutiva dedicata agli specialisti della velocità, con il percorso di 221 km da Carpi a Novi Ligure attraverso Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, non ha regalato particolari sorprese fino al movimentato finale. Nelle prime posizioni tutti gli uomini più attesi: il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) ha centrato una seconda posizione che gli ha permesso di prendere il comando della classifica a punti, mentre il tedesco Pascal Ackermann (BORA-hansgrohe) ha dovuto accontentarsi di un terzo posto comunque di assoluto valore considerata la caduta di ieri. Delusione invece per Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep) che ha terminato in quarta posizione, mancando ancora una volta nel finale. Nessun cambiamento come previsto nella classifica generale: la Maglia Rosa resterà almeno per un altro giorno sulle spalle di Valerio Conti (UAE Emirates), mentre il distacco tra Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) rimane di 1’44”. La tappa di domani porterà il gruppo sul Montoso, primo GPM di prima categoria lontano però dal traguardo di Pinerolo.
Subito all’attacco sin dalla partenza appena fuori dal centro di Carpi un terzetto di nomi decisamente noti: Marco Frapporti (Androni Giocattoli-Sidermec), Damiano Cima (Nippo Vini Fantini Faizanè) e Mirco Maestri (Bardiani-CSF), rispettivamente nelle prime tre posizioni della classifica dedicata gli uomini con più chilometri in fuga in questa edizione del Giro d’Italia. Il gruppo concede immediatamente spazio e il loro vantaggio raggiunge un massimo di 6’00” nelle fasi iniziali della corsa, quindi si stabilizza intorno ai 5’00” grazie al lavoro di Deceuninck-QuickStep, Groupama-FDJ e Lotto Soudal. La situazione si mantiene decisamente tranquilla, con le squadra dei velocisti a tenere saldamente sotto controllo il margine dei battistrada che comincia a diminuire progressivamente dopo l’ingresso in Lombardia. Il traguardo volante di San Zenone Po, omaggio al centenario della nascita di Gianni Brera, vede rinnovarsi il duello tra Démare e Ackermann, con il tedesco che mostra di aver assorbito al meglio le conseguenze della caduta di ieri e con il francese che si prende virtualmente la vetta della classifica della Maglia Ciclamino. Non succede praticamente nulla fino a 25 km dal traguardo, quando il gruppo riprende la fuga di giornata e la corsa torna compatta.
Dopo il ricongiungimento, nel gruppo comincia la consueta lotta tra le formazioni dei velocisti e le squadre degli uomini di classifica per rimanere nelle posizioni di testa ed evitare qualsiasi tipo di inconveniente. Deceuninck-QuickStep e Lotto Soudal si dimostrano particolarmente organizzate, mentre un forte vento contrario rallenta la velocità avvicinandosi a Novi Ligure. La fase di studio prosegue sino a 10 km dall’arrivo, quando il ritmo aumenta con decisione e il gruppo comincia ad allungarsi. La Bahrain Merida risale posizioni per mettere al sicuro Vincenzo Nibali, mentre Christian Knees (Team INEOS) prova un estemporaneo attacco in solitaria e viene immediatamente ripreso. La formazione francese prova a prendere in mano le operazioni con la BORA-hansgrohe alla propria ruota: Ackermann è il primo a lanciare la volata, ma il vento contrario lo rallenta nel momento più importante ed Ewan è abilissimo a trovare il sorpasso sulla destra e tagliare per primo il traguardo. Démare chiude in seconda posizione, davanti al tedesco mentre Viviani deve accontentarsi della quarta posizione rimediando un’altra delusione.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse