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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, sesta tappa Cassino-San Giovanni Rotondo: percorso, favoriti e altimetria. Terreno da classica, occhio alle sorprese
L’ingresso nella seconda parte della prima settimana del Giro d’Italia 2019 coincide con una frazione particolarmente attesa e sicuramente affascinante. La sesta tappa della 102a edizione della Corsa Rosa porterà il gruppo da Cassino a San Giovanni Rotondo per un totale di 238 km. La parte conclusiva dovrebbe regalare un finale appassionante, particolarmente adatto agli specialisti delle classiche. La lunga salita di Coppa Casarinelle escluderà infatti le ruote veloci dalla lotta per il successo e il successivo strappo a 6 km dall’arrivo potrebbe essere il terreno ideale per tentare un allungo. Il rettilineo conclusivo in leggera salita dovrebbe premiare un finisseur, ma non sono da escludere neppure le possibilità che qualche scalatore tenti di sorprendere gli avversari per provare a guadagnare terreno oppure che il gruppo lasci finalmente spazio alla fuga. La principale incognita sarà rappresentata ancora una volta dalle condizioni meteorologiche, con la pioggia che potrebbe cadere ancora sulla corsa.
Percorso sesta tappa Giro d’Italia 2019: Cassino-San Giovanni Rotondo
Pochissima pianura nella prima parte della tappa che attraverserà Campania e Molise. L’ingresso in Puglia vedrà invece il gruppo procedere in leggera discesa fino all’affascinante sezione conclusiva che comincerà con il GPM di seconda categoria di Coppa Casarinelle, una salita regolare ma piuttosto lunga (15 km al 4.4% di pendenza media) che porterà la corsa sul Gargano e sulla quale potrebbe anche esserci qualche tentativo di allungo. Dalla cima mancheranno meno di 15 km all’arrivo, ma le insidie non saranno terminate: infatti la vera differenza potrebbe farla il successivo strappo che porterà il gruppo a San Giovanni Rotondo e si concluderà a 6 km dal traguardo. Decisamente insidioso infine anche il rettilineo finale di 1200 metri con una pendenza leggera ma costante (tra il 2% e il 3%) che decreterà il vincitore di giornata.
Altimetria
Favoriti
Considerata l’incertezza dello scenario tattico della frazione, non è semplice indicare un vero e proprio favorito. Il corridore con le caratteristiche migliori per l’impegnativo finale sembra essere Diego Ulissi (UAE Emirates), già terzo nella tappa di Frascati, ma anche Enrico Battaglin (Katusha-Alpecin), il francese Tony Gallopin (AG2R La Mondiale) e il lussemburghese Bob Jungels (Deceuninck-QuickStep) potrebbero essere protagonisti. Tra gli uomini di classifica il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) e lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) presentano l’esplosività necessaria per provare a dire la loro anche nel rettilineo d’arrivo, soprattutto nel caso in cui la corsa si rivelasse più dura del previsto. L’ecuadoregno Richard Carapaz (Movistar) e il giovane britannico Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) potrebbero provare un allungo da più lontano per recuperare terreno e lo stesso discorso potrebbe valere anche per Davide Formolo (BORA-hansgrohe). Nel caso di una fuga ben assortita occhi puntati invece su Valerio Conti (UAE Emirates), Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec) e sullo specialista degli attacchi dalla lunga distanza Thomas De Gendt (Lotto Soudal).
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roberto.pozzi@oasport.it
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