Ciclismo

Giro d’Italia 2019, Vincenzo Nibali: cuore, gamba e testa. Gli attacchi dello Squalo, ma Roglic resiste: bisogna insistere!

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Vincenzo Nibali ha provato a mescolare le carte, ha cercato di minare le certezze di Primoz Roglic, ha tentato l’attacco più volte ma lo sloveno è parso inscalfibile: il tappone alpino da Saint-Vincent a Courmayeur, 131 km durissimi con ben cinque salite, doveva essere il terreno ideale dello Squalo che voleva fare crollare lo sloveno e invece si è dovuto accontentare di guadagnare quattro miseri secondi grazie allo sprint sul traguardo che gli è valso il terzo posto con l’annesso abbuono. La condizione del siciliano è sembrata eccellente, la gamba era molto buona, era convinto di potere fare la differenza e ha cercato subito l’attacco sul San Carlo venendo però rintuzzato dal rivale diretto.

Ha cercato poi un paio di cambi di ritmo sfruttando anche l’eccellente lavoro del coriaceo Damiano Caruso, ha provato a forzare nei pressi del GPM per attaccare in discesa ma anche sul terreno prediletto non è riuscito a scrollarsi di dosso l’ex saltatore con gli sci: Nibali pedala molto bene ed è in formissima, va molto forte ma al momento sembra non bastare per staccare uno degli avversari più ostici e indomiti che si sia trovato di fronte nel corso della sua gloriosa carriera. Il capitano della Bahrain-Merida ha voluto dare un segnale sprintando sul traguardo e recuperando qualcosina, ora è a 1’40” da Roglic che non ha indossato la maglia rosa finita sulle spalle dello strepitoso Richard Carapaz: l’ecuadoregno ha fatto saltare il banco e potrebbe rappresentare un aiuto per Nibali, insieme magari a Landa, perché a questo punto Roglic non dovrà più marcare soltanto il nostro portacolori.

Il vincitore del Tour de France 2014 ha abbassato i toni dopo le parole al vetriolo di ieri nei confronti del balcanico, ha dichiarato che oggi ha ricevuto collaborazione e così la musica è ben diversa. Nibali ha gamba e condizione, ha dimostrato di sapere attaccare anche a 34 anni suonati: deve solo sperare che Roglic crolli e vada in difficoltà sotto il forcing impresso da un uomo in grado di regalare sempre grande spettacolo e di animare la corsa. Ora è al terzo posto in classifica generale: non si accontenterà di lottare per il podio ma proverà ovviamente a prendersi l’intera posta in palio, può contare anche su un’ottima squadra e sicuramente ne vedremo delle belle magari già domani quando il finale della Ivrea-Como ricalcherà quello del Giro di Lombardia vinto due volte dallo Squalo, tra Sormano e Civiglio si può costruire qualcosa di importante…

 

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Foto: Valerio Origo

1 Commento

  1. Luca46

    25 Maggio 2019 at 19:27

    Roglic ha delle difficoltà, questo è fuori di dubbio. Intanto le parole di ieri hanno sortito effetto. Adesso però bisogna vedere che gambe ha Carapaz. Vediamo chi resterà col cerino in mano.

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