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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, Vincenzo Nibali: il cantore di gesta antiche che scaldano il cuore. Attacco al cardiopalma, ribalta tutti e ora sogna

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Un Campione, un fuoriclasse infinito, un fenomeno immenso, un uomo capace di compiere gesta fuori dal comune e di scaldare una Nazione intera: quando si inventa qualcosa riesce a infiammare tutti gli appassionati e a creare una magia sportiva straordinaria, ha il potere innato di emozionare come un aedo dell’antichità che incanta il suo pubblico con delle magie. Vincenzo Nibali è tutto questo e molto più, un’icona indissolubile del mondo del ciclismo, un faro che illumina la notte e che ci riporta indietro nel tempo perché si inventa dei numeri eccezionali e irripetibili: lui e solo lui, il trascinatore delle folle, l’eroe dei pedali, la guida che movimenta la corsa e che scalda il Giro d’Italia 2019.

A Ceresole Reale aveva attaccato Primoz Roglic a parole, ieri aveva fatto capire di stare bene sul San Carlo, oggi si è mosso sulle sue strade che tanto ama, quelle del finale del Giro di Lombardia già vinto due volte in carriera: attacco secco sul Civiglio a cui solo Richard Carapaz in maglia rosa è riuscito a rispondere, allungo micidiale in discesa per arrivare a Como. Il 34enne ha tagliato il traguardo insieme al leader della classifica generale da cui accusa 1’47” di ritardo, ha però guadagnato 40” su Roglic e al termine della seconda settimana il bilancio può essere assolutamente positivo: Vincenzo Nibali è in forma, ha un’ottima gamba, ha la mentalità e l’esperienza giusta, è convinto dei propri mezzi, ha a disposizione una squadra meravigliosa (monumento a Damiano Caruso anche oggi) e nell’ultima settimana può davvero piazzare la zampata sfruttando le tante salite a disposizione prima della cronometro di Verona.

Il capitano della Bahrain Merida fa ancora una volta parlare di sé nel modo più genuino e bello che ci sia: attaccando, emozionando, appassionando. Come nei due trionfali Lombardia, come alla Milano-Sanremo del 2018, come in tante tappe di Giro d’Italia e Tour de France in cui ha regalato magie d’altri tempi. Uno sportivo unico, un esempio da imitare, un uomo d’altri tempi, un cavaliere dal cuor gentile che dà l’anima per il ciclismo e per il suo popolo: la lotta per il Trofeo Senza Fine ora entra nel vivo, Enzo vuole piazzare il terzo sigillo di una carriera fuori dal comune diventando il più anziano a imporsi nella Corsa Rosa.

 

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Foto: Lapresse

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