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Giro d’Italia 2019, Vincenzo Nibali: “Non ci sono solo Roglic e Yates. Oggi ho corso davanti per evitare rischi”

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Vincenzo Nibali ha disputato la seconda tappa del Giro d’Italia 2019, da Bologna a Fucecchio, con grande esperienza. Il 34enne messinese si è mantenuto sovente nell’avanguardia del gruppo principale, sfruttando il prezioso lavoro da parte dei compagni di squadra. Lo Squalo si è così tenuto lontano dai rischi, sempre dietro l’angolo nella Corsa Rosa.

Il capitano della Bahrein-Merida, intervenuto al “Processo alla Tappa” sulla RAI, è tornato sulla cronometro di ieri, conclusa sul terzo gradino del podio: “Mi aspettavo un Roglic così in evidenza perché al Romandia andava forte. E’ un cronoman e ha fatto una prova all’altezza. Sono contento, io a cronometro mi sono sempre difeso, un terzo posto è più che sufficiente. Ci sono tante tappe davanti, oggi la squadra mi ha scortato, siamo stati sempre davanti per non prendere nessun rischio“.

Secondo Nibali, gli uomini da battere non saranno i soli Roglic e Yates: “Dumoulin, Lopez e Majka li ho visti molto pronti, poi potrà esserci qualche altro outsider“.

Il siciliano non nasconde di rappresentare uno “scalpo” molto ambito per i rivali: “In passato ho raccolto tanti titoli, per cui sono molto osservato. Per questo quando gli altri mi battono sono contenti, ma questo è bello, vale anche per me nei loro confronti“.

A 34 anni lo Squalo non sente in alcun modo il peso dell’età: “Ho avuto una maturazione più lenta da ragazzino e forse questo è un vantaggio per me adesso“.

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Foto: Valerio Origo

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