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Ciclismo
Giro d’Italia 2019: Vincenzo Nibali, prime schermaglie con Primoz Roglic. Attenzione a Majka e Mollema
Se questo era l’antipasto, chissà cosa ci attende da domani con le portate principali del Giro d’Italia 2019… La Cuneo-Pinerolo, frazione di media montagna, è bastata per frantumare completamente la corsa. Vincenzo Nibali ha gareggiato con esperienza, sempre da protagonista ma attento a non spendere più energie del dovuto.
Lo Squalo ha punzecchiato Primoz Roglic. Ha risposto con facilità al primo attacco di Miguel Angel Lopez sul Montoso, per poi lasciare andare il colombiano e lo spagnolo Mike Landa, come ha ammesso il preparatore atletico Paolo Slongo: “Mi ha detto che avrebbe potuto stare con loro, ma non ha voluto“. Evidentemente il sud-americano e l’iberico non fanno così paura in ottica classifica generale ed il siciliano ha reputato non necessario spremersi a fondo per guadagnare una trentina di secondi sugli altri rivali.
In vista del GPM è stato il polacco Rafal Majka ad accelerare: lì Nibali ha risposto con una agilità promettente, rientrando senza neppure alzarsi sui pedali. Roglic, da par suo, non ha mai risposto ad alcun attacco, anzi si è sempre mantenuto in coda al gruppetto degli uomini di classifica. Lo sloveno, nel dopo-tappa, ha ammesso di non aver goduto di sensazioni ideali.
Anche in discesa, nuovamente insieme a Majka, il 34enne siculo ha provato a guadagnare qualche metro sul capitano della Jumbo-Visma. Nessuno di questi è stato un attacco vero: Nibali ha semplicemente dato il via alle schermaglie psicologiche che dovranno fiaccare la resistenza dell’ex-saltatore con gli sci.
Il fuoriclasse del Bel Paese, rimasto per qualche chilometro senza compagni di squadra, si è speso molto nel tratto di pianura verso Pinerolo, forse l’unico e piccolo errore tattico di oggi: il vantaggio di Landa e Lopez stava però crescendo e lo Squalo ha preferito lavorare in prima persona.
Il neo odierno è rappresentato proprio dalla squadra. Domenico Pozzovivo si è staccato quasi in cima al Montoso, salvo rientrare al termine della discesa. Damiano Caruso, il gregario più in forma, ha profuso energie importanti nella fuga di giornata, terminando la tappa al secondo posto: domani sarà in grado di aiutare il capitano?
Nibali non potrà permettersi di sottovalutare Jan Polanc, nuova Maglia Rosa grazie ad una fuga bidone che gli consentirà di gestire 4’07” su Roglic e 5’51” sul siciliano: un bel gruzzolo per uno scalatore che vanta due successi tappa al Giro e che chiuse 11° l’edizione 2017. Difficile, tuttavia, che il sogno dello sloveno possa concretizzarsi: oggi ha pagato dazio in salita sia sul Montoso sia sullo strappo di San Maurizio e già domani potrebbe accusare un distacco molto pesante.
Se la condizione di Roglic andrà tarata con cura a partire da Ceresole Reale e Courmayeur, stanno veramente impressionando sia l’olandese Bauke Mollema sia il polacco Rafal Majka. Due regolaristi, considerati come outsider alla vigilia della Corsa Rosa, che stanno denotando una forma davvero importante: e se diventassero proprio loro le principali insidie per Vincenzo Nibali?
federico.militello@oasport.it
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