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Giro d’Italia 2019, Vincenzo Nibali punta sull’esperienza. Nella terza settimana le tappe che lo Squalo gradisce…

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Primoz Roglic che va come una moto, come dimostrato nei giorni scorsi al Giro di Romandia dominato in lungo e in largo. Tom Dumoulin che ha dalla sua parte un tesoretto di almeno due minuti nelle tre prove contro il tempo da poter gestire al meglio. Vincenzo Nibali, ancor prima della partenza da Bologna che avverrà sabato 11 maggio per quanto riguarda il Giro d’Italia 2019 si sente già chiuso nella morsa tra l’olandese e lo sloveno, i due grandi favoriti della vigilia in chiave Trofeo Senza Fine. L’azzurro, ovviamente la carta più importante da giocare per quanto riguarda l’Italia, deve trovare un modo per fare la differenza.

Il capitano della Bahrain-Merida può puntare dalla sua parte dell’esperienza, molto superiore rispetto ai due grandi rivali. Dumoulin è esploso da tre o quattro anni, ancor più breve è invece la carriera di Roglic, che addirittura quando Nibali iniziava a vincere praticava ancora il salto con gli sci. La forza dell’alfiere tricolore è quella di non farsi prendere dal panico se dopo qualche tappa sarà in ritardo: c’è sempre spazio per poter recuperare con il passare dei giorni. Il Giro è molto lungo, come dimostrato nell’edizione nell’ultima vittoria, quella del 2016, quando fece la differenza proprio nelle ultime tappe alpine. 

Sarà fondamentale, in ogni caso, il lavoro fatto in inverno in chiave cronometro. Lo Squalo infatti dovrà limitare i danni tra Bologna, dove potrebbe perdere meno di 20”, e, soprattutto, San Marino, dove c’è da mettere in preventivo almeno 1′ dagli specialisti puri. Restare nell’ordine dei 2′ di ritardo ad inizio terza settimana, provando magari a dare già qualche colpetto in frazioni come quella di Como, che ricorda da vicino il Giro di Lombardia tanto amato da Nibali, potrebbe essere l’ideale. Da lì in poi ci sarà spazio per potersi scatenare: i tanti metri di dislivello, le altitudini oltre i 2000 metri e le varie salite in rapida successione potranno premiare il recupero e la classe del siciliano.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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