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Golf, PGA Championship 2019: Francesco Molinari per continuare un trend positivo. Primi due giri con Brooks Koepka e Tiger Woods

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Tra il Masters di Augusta e il PGA Championship, la sagoma di Francesco Molinari s’è vista pochissimo sui campi da golf del pianeta Terra. Il torinese, infatti, ha partecipato soltanto all’RBC Heritage, mancando peraltro il taglio per la prima volta in quest’annata.

Non sembra, quindi, essere molto facile comprendere in quali condizioni arriverà il nostro golfista, che al PGA Championship ha un ruolino di marcia diventato molto roseo negli ultimi due anni. Con tre piazzamenti nei primi dieci, questo risulta essere il suo miglior Major: ha chiuso decimo all’esordio nel 2009, poi è arrivato secondo nel 2017 e sesto nel 2018. E’ anche l’unico dei quattro tornei maggiori in cui “Chicco” è sempre riuscito a superare il taglio: il suo peggior risultato è il 58° posto del 2014, ma in diverse occasioni ha chiuso entro i primi quaranta. Il torinese si presenta per l’undicesima volta al via, contando di trovare la quarta top ten consecutiva in un Major dopo la vittoria all’Open Championship, il sesto posto proprio al PGA Championship (prima dell’anticipo di tre mesi) e il quinto posto al Masters di Augusta.

Molinari avrà l’onore di effettuare i primi due giri assieme a due uomini d’eccezione: uno è Brooks Koepka, che questo Major l’ha vinto lo scorso anno, mentre l’altro è Tiger Woods, che ad Augusta ha rinnovato la propria leggenda. Sarà con ogni probabilità il gruppo più osservato di tutti, perché sono insieme gli ultimi tre vincitori di Major, un motivo più che valido per seguirne ogni singolo colpo.

Il numero 7 del mondo ha affrontato per due volte il complesso percorso di Bethpage Black. La prima volta è datata 2009, con gli US Open conclusi al 27° posto, mentre nella seconda occasione, al The Barclays del 2016 (torneo che avrebbe cambiato denominazione l’anno dopo diventando The Northern Trust) non è stato in grado di superare il taglio. Potrebbe non essere questa l’ultima volta in cui si trova davanti questo percorso, perché ospiterà di nuovo il The Northern Trust nel 2021 e sarà sede della Ryder Cup del 2024, anche se in quest’ultimo caso, forse, ci si sta spingendo per il momento un po’ troppo in là nel tempo.

Non resta, dunque, che attendere le 14:24 di giovedì, quando Francesco Molinari tenterà di far sognare ancora il golf italiano.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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