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Golf, PGA Championship 2019: Francesco Molinari, una flessione che può capitare. Brooks Koepka è l’uomo del momento
La settimana appena passata ci ha regalato un PGA Championship sostanzialmente dominato da un solo uomo: Brooks Koepka. Per la seconda volta campione di questo torneo, il ventinovenne della Florida si è preso anche la meritata leadership del ranking mondiale, che appare quasi sacrosanta per uno che ha vinto quattro degli ultimi otto Major. In breve, Koepka è l’uomo del momento.
Ha saputo, infatti, trovare due giri da autentico alieno per cominciare il torneo, e quelli gli son serviti per non avere particolari problemi lungo il weekend, pur vivendo dieci minuti di preoccupazione quando il vento ha complicato la vita a tutti e sono arrivati quattro bogey in fila nell’ultima giornata. Niente, però, può scalfire il Koepka attuale, un giocatore che sta vivendo il momento più felice della sua carriera, che potrebbe non essere terminato qui, visto che di anni ne ha ancora tanti davanti.
Per un numero 1 che entra ce n’è un altro che esce: Dustin Johnson è stato validissimo avversario, riuscendo a mettersi in luce proprio quando sembrava difficile trovare qualcuno in grado di dar fastidio all’ormai due volte campione del secondo Major dell’anno. Di cedere la prima posizione globale non voleva saperne, “DJ”, e per qualche momento è sembrato anche possibile un aggancio e l’arrivo di un bel duello, subito spento da un paio di imprecisioni che nulla tolgono al gran torneo disputato.
Non si può certamente dire che sia stato il weekend dei big: Rory McIlroy, pur ottavo, non è mai stato tra i candidati alla vittoria, mentre tanti altri sono scivolati molto indietro (è il caso di Justin Rose) o non hanno nemmeno passato il taglio (Tiger Woods su tutti, ma anche Sergio Garcia, per fare un altro nome illustre). Questo a confermare l’estrema difficoltà del Black Course di Bethpage, uno dei percorsi più difficili d’America, e non solo.
Francesco Molinari non è apparso in grande forma, rimediando un +8 conclusivo. Soltanto nel secondo giro si era accesa qualche speranza, subito cancellata da un weekend non positivo e concluso con i remi in barca sostanzialmente tirati, complici anche condizioni che hanno creato problemi al 90% dei partecipanti. Questo risultato di certo non è la fine del mondo, ma può costituire semplicemente una flessione dopo un periodo di gran forma del torinese, che può considerarsi del tutto naturale.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Pier Colombo