Hockey ghiaccio
Hockey ghiaccio, Mondiali 2019: Italia demolita anche dalla Repubblica Ceca per 8-0, ora si fa dura
Come ampiamente temuto e preventivabile, l’Italia subisce una dura lezione anche dalla Repubblica Ceca e, ormai è assodato, dovrà giocarsi la salvezza nei Mondiali di Top Division di hockey ghiaccio 2019 di Slovacchia negli scontri diretti contro Norvegia e Austria che sono in arrivo. La partita di questa sera alla Ondrej Nepela Arena di Bratislava è, sostanzialmente, durata un tempo, prima che i cechi cambiassero marcia e dilagassero fino a toccare l’8-0 finale che porta la differenza reti degli Azzurri a -38, nettamente la peggiore del campionato, contando che dopo 300 minuti i nostri alfieri non sono stati in grado di segnare nemmeno una rete.
La sfida prende il via con buon equilibrio ma, alla prima accelerata della Repubblica Ceca, arriva il vantaggio. Al minuto 7:04 è, infatti, Gulas a sbloccare il punteggio e ad indirizzare l’incontro. La squadra di coach Riha prosegue nel suo forcing, ma la difesa azzurra chiude tutto quello che può, con un De Filippo strepitoso tra i pali. Nella seconda frazione i cechi cambiano marcia. Gudas segna il raddoppio con una conclusione incredibile da oltre la metà campo, sulla quale il nostro estremo difensore si fa ampiamente sorprendere. Dopo diversi miracoli una vera e propria “papera”. A questo punto la nostra Nazionale si sfalda e la Repubblica Ceca va a segno a ripetizione, prima con Frolik al 32:07, quindi con Kovar al 33:43, infine con Jaskin al 34:17. La squadra di coach Riha capisce che è il momento di rimpolpare la differenza reti, ma De Filippo si supera in diverse occasioni e limita i danni al 5-0 a fine secondo tempo. Il terzo periodo vede gli Azzurri provare a limitare i danni, mentre i cechi vanno nuovamente a segno nel finale, prima con Simon al 56:02, quindi con un super-gol di Jaskin al 57:42, prima che Frolik da breve distanza chiudesse i conti con l’8-0 conclusivo al minuto 57:58.
Per la nostra Nazionale, dunque, una ennesima lezione in questo cammino iridato che ora ci vede costretti al miracolo negli ultimi due turni per superare l’Austria che, a livello di differenza reti, ci precede di 16 reti.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Carola Semino