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Internazionali BNL d’Italia: tutti i big al via della 76esima edizione

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Sale l’attesa a Roma e nello sport italiano per l’edizione 2019 degli Internazionali BNL d’Italia che si terranno dal 12 al 19 maggio. Ai nastri di partenza ci saranno tutti i più forti tennisti al mondo, pronti a lottare sulla terra rossa del Foro Italico per la conquista del secondo Masters 1000 della stagione sulla terra.

Novak Djokovic, Rafa Nadal, ma anche Roger Federer, Dominic Thiem, Alexander Zverev e il nostro Fabio Fognini. È un’entry-list extra lusso quella che impreziosirà l’edizione numero 76 del più importante appuntamento tennistico italiano. Basti pensare che dei primi sedici giocatori al mondo mancheranno per infortunio solo il numero 7 Kevin Anderson e il numero 16 Milos Raonic.

Due i favoriti d’obbligo della vigilia: Novak Djokovic e Rafa Nadal. Il serbo è tornato a guidare la classifica Atp alla fine dello scorso anno dopo un periodo estremamente difficile e in questa stagione si è preso l’ennesimo Australian Open della sua incredibile carriera. A Roma Nole ha sempre fatto molto bene: a parlare per lui ci sono le vittorie del 2008, 2011, 2014, 2015 e le due finali raggiunte nel 2016 e nel 2017.

Lo spagnolo parte con i favori del pronostico delle scommesse di Sportpesa Italia come in ogni appuntamento sulla terra rossa, superficie sulla quale ha conquistato il record assoluto di 57 titoli. Nonostante sia ancora alle prese con qualche guaio fisico e non abbia ancora conquistato tornei nel 2019, il numero 2 del Mondo arriverà a Roma deciso a difendere il trofeo conquistato lo scorso anno e vorrà arricchire una bacheca che già oggi lo vede detenere il primato di 8 successi al Foro Italico (2018, 2013, 2012, 2010, 2009, 2007, 2006, 2005).

Dopo aver saltato le ultime due stagioni sulla terra rossa, Roger Federer è iscritto al torneo di Roma, pur avendo scelto Madrid come torneo preparatorio al Roland Garros. Il 37enne fuoriclasse di Basilea è tornato al numero quattro del ranking dopo il successo a Dubai e il trionfo nel 1000 di Miami (101esimo titolo Atp vinto in carriera) e cercherà di conquistare per la prima volta uno dei pochissimi eventi che mancano nel suo leggendario albo d’oro.

Saranno in molti a cercare di dar fastidio ai Big Three. I due più accreditati sembrano Alexander Zverev, numero 3 del mondo, vincitore nel 2017 e finalista lo scorso anno, e soprattutto Dominic Thiem. L’austriaco, numero 5 Atp, ha vinto Indian Wells superando Roger Federer e a Barcellona ha appena conquistato il suo secondo torneo stagionale battendo Nadal in semifinale e Medvedev in finale. Sembra proprio lui il più accreditato a raccogliere l’eredità dello spagnolo come dominatore sul rosso.

Da non sottovalutare anche le chance di campioni affermati come Kei Nishikori, Juan Martin Del Potro e Marin Cilic e la voglia di emergere di alcuni “ragazzi terribili”. A guidare la pattuglia Next Gen ci sarà il numero dieci del mondo Stefanos Tsitsipas e con lui sono decisi a ben figurare altri giovani come Denis Shapovalov, Felix Auger-Aliassime, Daniil Medevedev e Borna Coric.

Come non capitava da molti anni a questa parte, anche l’Italia avrà molta possibilità di fare strada nel torneo. In attesa delle wild card che dovrebbero inserire nel tabellone principale anche il nuovo numero 37 del mondo, quel Matteo Berrettini fresco trionfatore a Budapest, le speranze azzurre si chiamano Marco Cecchinato e Fabio Fognini. Il siciliano, semifinalista lo scorso anno al Roland Garros, è alla posizione 19 del ranking e quest’anno ha come migliori risultati la vittoria nell’Argentina Open e gli ottavi nel Masters 1000 di Montecarlo.

Quel Masters 1000 di Montecarlo che è stato teatro del successo più importante della carriera di Fabio Fognini. Il tennista di Arma di Taggia, numero 12 al mondo, sta vivendo un momento magico ed è stato il primo tennista italiano ad aver mai vinto un 1000. E l’ha fatto battendo in sequenza Zverev, Coric, Nadal e Lajovic in finale. Guarda caso molti dei favoriti per il torneo di Roma. Che sia la volta buona per smentire il detto “nemo propheta in patria”?

Foto: Alessio Marini

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