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Internazionali d’Italia 2019, Rafael Nadal: “Amo l’Italia, questo torneo è nel mio cuore. Sono motivato come il primo giorno”

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Fin qui la stagione di Rafael Nadal sulla terra rossa è stata stranamente sotto le aspettative. Il numero due del ranking si è infatti fermato in semifinale a Montecarlo, Barcellona e Madrid. Lo spagnolo si è presentato quindi agli Internazionali d’Italia con un unico e chiaro obiettivo: conquistare il successo per la nona volta in carriera. Oggi il maiorchino affronterà al debutto il francese Jeremy Chardy ed è pronto a far entusiasmare i tifosi di Roma con il suo grande tennis.

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Nadal ha trattato molti temi legati al torneo, a partire dal suo feeling speciale con gli Internazionali: Un torneo che vinci alla prima partecipazione, dopo una finale di oltre cinque ore contro un giocatore fortissimo sulla terra come era allora Coria, non può che restarti nel cuore. E poi amo l’Italia, la sua cucina, la passione che mi riserva tutte le volte che vengo da voi. Mi regalate sempre ricordi indimenticabili”.

Lo spagnolo non appare poi preoccupato per le mancate vittorie di questa stagione e si sente pronto per fare un ottimo torneo: La normalità non sta nel vincere sempre. Anzi, forse non era normale ciò che avevo fatto negli anni precedenti. Comunque mi sento bene, a Madrid ho giocato un paio di buonissime partite anche se poi la semifinale con Tsitsipas non è stata all’altezza. L’obiettivo è di fare un ottimo torneo, come sempre”.

Il maiorchino ha poi parlato più in generale della sua carriera, in particolare degli infortuni e di come tornare sempre al top: “Sulla terra ho ottenuto risultati degni di essere ricordati. Poi ogni vittoria per me ha lo stesso valore, sono contento di aver avuto una carriera che mi ha consentito di dimostrare di essere competitivo su qualunque superficie. Ogni volta tornare da un infortunio è sempre più difficile e stancante. Sicuramente nella mia carriera ho avuto più guai fisici di quanti normalmente si riescano a sopportare, però per il momento mi hanno sempre consentito di tornare a giocare, di lottare per i traguardi che mi sono sempre posto. Gli infortuni fin qui non mi hanno impedito di raggiungere grandi obiettivi e spero mi lascino ancora del tempo per inseguire le mie illusioni. Quando sei giovane hai più entusiasmo, magari più incoscienza, poi ti lasci guidare dall’esperienza. Ma quel che conta sono le motivazioni: e io quando mi sveglio alla mattina mi sento motivato come il primo giorno che presi in mano la racchetta

Infine Nadal prova a dare un consiglio a tutti i giovani tennisti che sognano di diventare un giorno come lui: “Se ce l’ho fatta io, è giusto che anche lui insegua i suoi sogni e ci provi. Ma tenendo sempre presenti alcuni valori fondamentali. Prima di ogni cosa, non perda mai il gusto del divertimento. In secondo luogo, accetti la sofferenza, cioè il sacrificio del lavoro duro, anche se potrà comportare dolore. E non consideri mai l’allenamento un peso insopportabile, un male inutile e dunque da evitare. Infine, abbia passione per quel che fa: se il tennis non gli piace per uno dei motivi che ho elencato prima, non vada avanti».

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Christian Bertrand shutterstock

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