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Internazionali d’Italia Roma 2019: analisi tabellone azzurri. Fabio Fognini e Berrettini se la giocano, non fortunato Cecchinato

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Sono ben sette gli italiani presenti nel tabellone principale degli Internazionali d’Italia 2019, quinto Masters 1000 della stagione tennistica e ultimo sulla terra rossa. Da Fabio Fognini ad Andrea Basso, andiamo a vedere tutto ciò che ci si può attendere dagli azzurri in questa edizione del torneo che si disputa sui campi del Foro Italico.

FABIO FOGNINI
Il ligure, che da lunedì sarà numero 11 del mondo, ritrova Jo-Wilfried Tsonga, antico avversario di tante battaglie. Il francese è in tabellone grazie al ranking protetto e sta cercando di risalire la china dopo un infortunio particolarmente serio. Fognini ha vinto soltanto una volta in cinque confronti contro il transalpino, nel 2017 a Indian Wells, ma la situazione attuale è radicalmente diversa e, alla luce delle circostanze, vede l’italiano favorito per arrivare fino all’eventuale ottavo contro il greco Stefanos Tsitsipas.

MARCO CECCHINATO
Inserito nella parte alta del tabellone, in un autentico quarto di fuoco e oltretutto nell’ottavo di Novak Djokovic, il siciliano debutta contro l’australiano Alex de Minaur. Non si tratta di un accoppiamento semplice, anche perché il giovane aussie, nell’unico precedente, a Wimbledon, è stato in grado di prevalere in quattro set. Sorteggio, in breve, fortunato a metà per Cecchinato, che sulla terra ha certamente maggior esperienza e forza nei confronti del suo avversario.

MATTEO BERRETTINI
Il suo confronto con il francese Lucas Pouille potrebbe essere uno dei più interessanti dell’intero novero dei primi turni. Non ci sono precedenti tra i due giocatori, ma l’impressione è che il romano possa disputare un buon match contro un uomo che, dopotutto, è stato semifinalista agli ultimi Australian Open, ma sul rosso ha vinto uno solo dei suoi cinque tornei in bacheca. In caso di successo, per Berrettini si aprirebbe di nuovo la strada verso Alexander Zverev, un confronto identico a quello visto sempre al Foro nel 2018.

ANDREAS SEPPI
L’altoatesino, inossidabile colonna portante del tennis azzurro, affronta lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che nella settimana in corso si è reso protagonista per esser stato l’ultimo uomo sconfitto da David Ferrer prima del ritiro definitivo di quest’ultimo al termine del successivo match con Zverev. Due i precedenti, entrambi sul cemento, negli States e a favore del numero 21 del mondo. A Seppi potrebbero tornare molto utili le belle memorie che ha al Foro (su tutte, quella del 2012 con il filotto Isner-Wawrinka in un Pietrangeli stracolmo ed entusiasta all’inverosimile).

LORENZO SONEGO
Debutto complicato per il torinese, che ritrova il russo Karen Khachanov dopo la sconfitta in tre set degli US Open e la grande gioia di Montecarlo, dove la vittoria lo ha lanciato verso i quarti di finale poi persi contro il serbo Dusan Lajovic. Nello scenario di Roma Sonego potrebbe ancora mettere in seria difficoltà il ventiduenne numero 13 del mondo, dal momento che ha già dimostrato di avere pienamente le armi per farlo. Sarebbe interessante vedere i due nello scenario del Pietrangeli.

JANNIK SINNER
Proveniente dalle pre-qualificazioni, il promettente diciassettenne deve ringraziare Sascha Zverev, che battendo il polacco Hubert Hurkacz a Madrid ha consentito di riallocare su di lui la wild card originariamente destinata a Seppi. L’altoatesino dovrà vedersela con l’americano Steve Johnson, attualmente numero 59 del mondo e per due volte vincitore del torneo di Houston in tema di terra rossa. E’ difficile pensare che Sinner possa far partita pari con il californiano ad oggi, ma può certamente accumulare esperienza.

ANDREA BASSO
Per lui è già un grande successo essere al Foro, dopo aver vinto tra la sorpresa generale le pre-qualificazioni. Il premio è una sfida con il croato Marin Cilic, vincitore degli US Open 2014, altre due volte finalista Slam e tra gli ossi più duri da digerire per chi si affaccia appena al circuito ATP che conta. Difficilmente il numero 419 del mondo potrà raccogliere più di qualche gioco, ma l’esperienza del Foro insegna che mai si deve dar nulla per scontato (per informazioni, chiedere a Corrado Borroni).

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Steven Hodel / Shutterstock.com

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