Ciclismo
‘La Fagianata di Magrini’: “I giovani italiani non vogliono sacrificarsi come Nibali. Questo Giro non mi entusiasma, ma occhio alla crisi”
Riccardo Magrini, noto commentatore tecnico di Eurosport, ci racconta il “suo” Giro d’Italia 2019 con “La Fagianata”, rubrica giornaliera che potrete leggere ogni sera su OA Sport.
DICIASSETTESIMA TAPPA GIRO D’ITALIA 2019
CARAPAZ SEMPRE PIU’ PADRONE, ORMAI SEMBRA DAVVERO FATTA PER LA MAGLIA ROSA
La storia insegna che finché c’è vita, c’è speranza. Pensiamo all’anno scorso: Yates andò in crisi, Pinot saltò completamente all’ultima tappa di montagna. Chi lo sa. Pare difficile però che possa succedere a Carapaz. Nibali ieri aveva detto di aver visto l’ecuadoriano un po’ in difficoltà sul Mortirolo. A me non era sembrato, ma è chiaro che sulla strada ci sono loro, si vedono e si testano. Oggi però è toccato a Vincenzo andare in difficoltà, abbiamo assistito a degli attacchi davvero violenti. Roglic si è difeso, ma non mi è sembrato superiore agli altri, a differenza di Landa e Carapaz. Ieri sul Mortirolo volutamente non avevano risposto all’attacco di Nibali, tenendo la situazione sotto controllo. Questa tappa ha rispecchiato l’andamento di questo Giro che è pazzo. Formolo ha approfittato della fuga ed ha recuperato un po’ di terreno.
MIGUEL ANGEL LOPEZ INCOMPRENSIBILE TATTICAMENTE
Non riesco più a capire come corre Lopez. Ha fatto allungare Hirt, creando selezione, poi si è staccato, è rientrato ed infine è scattato ancora. Boh…C’è qualcosa che non quadra.
VINCENZO NIBALI: GIORNATA STORTA O CALO DI FORMA?
Quella di oggi non era una salita adatta a Nibali, sono drittoni dove non trovi il rapporto, lui si trova meglio su salite che vanno oltre i 2000 metri. Per sabato se la può ancora giocare, anche se Carapaz ha dimostrato di andare forte.
Non voglio fare l’uccellaccio del malaugurio, però ricordiamoci di Yates che, a forza di scattare, poi è rimbalzato. Oggi Carapaz ha fatto uno scatto violento. Sforzi così a volte si possono pagare.
Domani sarà una tappa facile, per velocisti. Bisogna aspettare venerdì e poi sabato per provare a guadagnare terreno. L’unico sistema per farlo è andare via con una fuga numerosa come oggi, mettendo in difficoltà la Movistar. Se vanno via queste fughe con Formolo e basta, poi tirano Ineos e Astana: di fatto non succede nulla. Proprio come vuole la Movistar.
A 34 ANNI E MEZZO E’ IL NIBALI DEI GIORNI MIGLIORI O DEVE FARE I CONTI CON L’ETA’?
Secondo me Nibali in questo Giro ha fatto vedere di aver trovato l’elisir di lunga vita, è andato bene anche nelle cronometro dove ultimamente faceva fatica. Secondo me non sta pagando l’età. Gli avversari sono più forti.
NON E’ UN GIRO D’ITALIA ENTUSIASMANTE
Con Bernal sarebbe stato tutto più avvincente, Dumoulin è stato sfortunato, Roglic è comunque ancora terzo in classifica. Tanti dicono che non ci sono campioni, bisogna capire però cosa si intende. Se pensiamo a campioni in gradi di emozionarci e farci sobbalzare sul divano, allora siamo messi male. Anche il percorso non mi entusiasma. La terza settimana sembrava più dura in fase di presentazione. Magari con un arrivo in salita duro in più sarebbe stato meglio, perché l’ascesa di oggi e quella di venerdì sono abbastanza pedalabili. L’anno scorso saltavano in tanti perché il percorso era più duro, però non escluderei delle crisi nel tappone di sabato che sarà davvero selettivo.
ORMAI LA FUGA ARRIVA TUTTA I GIORNI NELLA SAGRA DEGLI ERRORI
Gli uomini di classifica non hanno più le squadre per controllare la corsa. Roglic si vede che ormai è rimasto da solo, la Bahrein ha solo Caruso e Pozzovivo per la salita. Però non capisco perché proprio la Bahrein abbia tirato quando i fuggitivi avevano già preso 7 minuti di vantaggio: o lavori da subito per tenere bloccata la tappa e giocarti la vittoria, oppure non serve, perché nessuno degli attaccanti poteva impensierire Nibali in classifica. E’ la sagra degli errori questo Giro.
TI ASPETTAVI UN CARAPAZ SALDAMENTE LEADER A QUESTO PUNTO DEL GIRO D’ITALIA?
Io ho sempre sostenuto che poteva vincere Roglic grazie alla crono finale, però ha perso troppo tempo ed ora farà fatica anche a conservare il podio. Che Carapaz facesse una classifica migliore di Landa, me lo aspettavo. Unzué me lo aveva detto che stava bene. Che fosse addirittura primo è certamente una sorpresa, però se lo merita. E’ il più brillante in salita e sa cogliere l’attimo.
CARAPAZ NON E’ UNA METEORA
Carapaz è un corridore che può vincere ancora e stupirà, perché va forte in salita. L’unica cosa che deve migliorare è la cronometro, ma l’ultimo giorno potrebbe essere avvantaggiato con la maglia rosa addosso.
FORMOLO PIU’ ADATTO ALLE CORSE DI UN GIORNO? SI’, MA ‘UN TI CREDERE…
Formolo ogni anno ha una giornata di crisi al Giro. Se capisse il motivo, col passare del tempo potremmo trovarlo in alto in classifica. Mi sembra ancora molto immaturo come corridore, secondo me può crescere e far bene anche nelle corse a tappe.
ANCHE QUESTO GIRO D’ITALIA HA MOSTRATO IL VUOTO ALLE SPALLE DI VINCENZO NIBALI PER LE CORSE A TAPPE: SIAMO DESTINATI A SPARIRE?
Sono preoccupato, perché a livello giovanile non c’è ricambio, non vedo né cultura né mentalità. Vogliono tutto e subito, Nibali fa parte di una generazione che sapeva cos’è il sacrificio. Ha fronteggiato tante privazioni per arrivare in alto. I giovani di oggi non sono disposti a tutto questo. Poi trovare il corridore che va forte nelle corse a tappe non è facile, guardiamo la Francia quanto tempo ha dovuto aspettare. Sono cicli, momenti che ogni 20 anni capitano.
DOMANI TOCCA DI NUOVO AI VELOCISTI
Domani speriamo in Sbaragli o Cimolai. Potrebbe arrivare la fuga, ma non credo che le squadre dei velocisti stiano lì a guardare, perché sarà l’ultima occasione.
Rubrica a cura di Riccardo Magrini, commentatore tecnico Eurosport
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