Ciclismo

‘La Fagianata di Magrini’: “Nibali sorridente, peccato per Dumoulin. Roglic non sente la pressione. Domani tappa insidiosa”

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Riccardo Magrini, noto commentatore tecnico di Eurosport, ci racconta il “suo” Giro d’Italia 2019 con “La Fagianata”, rubrica giornaliera che potrete leggere ogni sera su OA Sport.

QUINTA TAPPA GIRO D’ITALIA 2019

TAPPA BREVE MA DURA

La tappa è stata falcidiata dal maltempo, è stata breve ma molto dura: freddo e acqua fanno sempre la differenza, infatti i corridori sono arrivati stremati all’arrivo. Elia Viviani ha risentito particolarmente di questa condizione.

LA PIOGGIA SI FARÀ SENTIRE NELLE GAMBE

Non fa mai bene correre in queste condizioni di maltempo, c’è chi soffre di più e chi soffre di meno ma sicuramente le fatiche di oggi incideranno nel computo delle tre settimane. Potrebbero lasciare degli strascichi anche nelle gambe degli uomini di classifica. Reputo molto intelligente la scelta adottata dalla giuria di prendere i tempi per la classifica generale a 9 km dal traguardo: il circuito finale non era pericoloso ma con la pioggia c’è sempre il rischio di cadute e dunque la decisione è stata molto saggia, anche perché era stata presa in anticipo. Le cadute accadono perché c’è nervosismo, ieri è successo quel che è successo perché tutti vogliono essere davanti. Oggi invece erano tranquilli e non è successo nulla.

Il maltempo si sta facendo sentire. C’è ancora neve sul Gavia, c’è anche sull’Abetone che è a 1400 s.l.m. Se il 28 maggio dovessero fare davvero il Mortirolo per due volte sarà difficile, ci sono delle rampe dure anche se molto dipenderà dai corridori. Comunque siamo a maggio, mi auguro che esca un po’ di sole e che la neve si sciolga.

PASCAL ACKERMANN ALLA SECONDA VITTORIA: IL VELOCISTA PIÙ FORTE?

Ackermann è un bel personaggio, sorridente, disponibile. È un personaggio simpatico. Sotto il profilo tecnico è un corridore che in volata va molto bene ed è molto solido, qui al Giro d’Italia sta dimostrando di essere il più forte di tutti: si confronta con Ewan, Viviani, Gaviria e li mette tutti dietro. Qualche mese fa la decisione della Bora-hansgrohe di portarlo al Giro era stata criticata da molti e invece la squadra ha dimostrato di avere fatto la scelta giusta, tra l’altro possono contare anche su Majka e Formolo in classifica generale: per me stanno lavorando bene. Ackermann il velocista più forte in assoluto al mondo? Secondo me il più forte è Groenewegen che però qui non c’è, dunque non posso fare un confronto diretto.

COME STA VINCENZO NIBALI?

L’ho visto sorridente in gruppo, secondo me sta marciando bene ed è in crescita. L’ho visto sereno anche a fine tappa, oggi era una giornata tranquilla per lui. L’unica cosa da segnalare è stata la neutralizzazione del giro finale in circuito, sicuramente ne è stato felice.

IL RITIRO DI TOM DUMOULIN

Questa è stata una grande perdita. Dumoulin aveva preparato bene il Giro e secondo me aveva lavorato proprio per crescere nella seconda parte, magari già dalla cronometro di San Marino dove avrebbe potuto fare bene: chiaramente non lo sapremo mai. Mi dispiace che si sia ritirato perché ora mancherà un protagonista sicuro, avrebbe potuto cambiare le sorti delle tappe in montagna e invece non sarà così. Secondo me il suo ritiro beneficia soprattutto Simon Yates tra i big, ne sapremo di più nelle prossime tappe. Ora il Team Sunweb è diventato un po’ povero e dovrà trovare una nuova dimensione: secondo me Oomen potrebbe inserirsi in qualche fuga interessante.

PRIMOZ ROGLIC E LA MAGLIA ROSA

Roglic secondo me è molto metodico, oggi non si è presentato a rilasciare le dichiarazioni subito dopo la tappa perché voleva evitare di prendere freddo. Appena finisce una tappa va subito a fare quello che deve fare. Secondo me non sente il peso della maglia rosa, ha in mente quello che deve fare. Viene dal salto con gli sci, ha una soglia di concentrazione altissima: io sono andato su un trampolino a piedi ed è pauroso. Si lanciano giù a 120 km/h, lui per me non sente la pressione: non rilascia dichiarazioni per non perdere tempo e per recuperare.

Vuole perdere la maglia rosa? Non credo, il primato logora chi non ce l’ha: lui ha una bella squadra e credo che non abbia interesse a perderla. Ha una formazione attrezzata, tra l’altro fino a ora non hanno dovuto lavorare più di tanto. Tutti si aspettano che perda nella terza settimana ma lo devono attaccare. Ha preso vantaggio a cronometro e ieri: non sta spendendo come invece faceva Simon Yates lo scorso anno. Io vedo il britannico molto solido, ha assimilato gli errori dell’anno scorso. Anche Nibali sta bene, i primi quattro della classifica possono vincere il Giro d’Italia, ovviamente in maniera differente. Roglic ha anche dalla sua la cronometro di San Marino, può guadagnare altri 30-40 secondi e a quel punto bisognerà attaccarlo.

LA CONDIZIONE DI ELIA VIVIANI

Oggi Elia ha perso a causa della pioggia. Secondo me non è un problema di condizione: alla prima occasione ha perso perché ha sbagliato i tempi, alla seconda ha vinto ma è stato declassato, oggi con la pioggia non era la sua situazione ideale ma lo vedo in condizione. Tra l’altro oggi la sua squadra ha lavorato bene e lo ha portato bene davanti.

LA TAPPA DI DOMANI: FINALE INSIDIOSO

Difficile fare un pronostico per la tappa di domani perché è molto insidiosa. Potrebbe anche nascere una fuga consistente: non so se le squadre dei velocisti vorranno controllare dopo oggi, potrebbero anche attaccare dei corridori al momento attardati in classifica. Ho visto pedalare bene Diego Ulissi ma se sarà brutto tempo farà fatica, l’arrivo comunque gli si addice molto. In una fuga vedrei bene anche Valerio Conti. Ad ogni modo la tappa di domani è davvero difficile da interpretare e bisognerà stare attenti, la lettura è più complessa rispetto alla tappa di L’Aquila dove io vedo benissimo Simon Yates sullo strappo finale.

L’OPERAZIONE ADERLASS

Commento una cosa che è vecchia, mi sembra strano il coinvolgimento di Petacchi. Si sapeva già da un po’ perché era già emersa questo inverno con gli sciatori e mi dispiace che sia saltata fuori proprio durante il Giro. Questo ciclismo è più credibile e più serio, io credo in questo sport: non penso ci siano dei trucchi. La mia contestazione riguarda il perché si vengano a dire le cose a distanza di anni, se lo hai scoperto lo dici subito.

Rubrica a cura di Riccardo Magrini, commentatore tecnico Eurosport

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LE PUNTATE PRECEDENTI 

I favoriti di Riccardo Magrini per il Giro d’Italia 2019

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