Ciclismo

‘La Fagianata di Magrini’: “Roglic è un fuoriclasse, non è detto che cali nella terza settimana. Mi aspetto attacchi da lontano”

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Riccardo Magrini, noto commentatore tecnico di Eurosport, ci racconta il “suo” Giro d’Italia 2019 con “La Fagianata”, rubrica giornaliera che potrete leggere ogni sera su OA Sport.

NONA TAPPA GIRO D’ITALIA 2019

IL GRANDE VINCITORE DI OGGI: PRIMOZ ROGLIC

Roglic è stato fortunato per il successo di tappa, perché Campenaerts senza il guasto alla bicicletta avrebbe vinto e poi va sottolineata l’imperizia dell’ammiraglia: lo hanno abbandonato ed è stato costretto a ripartire da fermo in salita. Lo sloveno è andato fortissimo, in classifica generale ha dato una mazzata a tutti, tranne che a Nibali.

ROGLIC STA ANDANDO FORTISSIMO DA 3 MESI: E’ FISIOLOGICO ATTENDERSI UN CALO?

Tutti parlano di questa terza settimana e che ci sarà una flessione. Però sta dimostrando di avere una continuità incredibile. Lasciamo stare che ha 29 anni, ma è fresco e nel pieno della maturità fisica.
Viene da un’altra disciplina e sa ragionare con la testa: oggi si è saputo gestire, ha controllato in pianura e ha fatto la salita a tutta. Siamo al cospetto di un fuoriclasse. La flessione potrebbe anche non averla. C’è anche da dire che ora sta dominando sul niente, perché ha vinto due cronometro. Bisognerà misurarlo in salita.
Lui ha la forza del leader. Quando arriveranno le montagne sarà in una posizione in cui dovrà difendersi, non credo che voglia attaccare. Ricordiamoci che al Tour ha vinto sulle montagne, non è facile da staccare in salita. 
E’ un Giro pazzo, dobbiamo aspettare solo le prime montagne. Sta andando forte da quasi tre mesi, ma anche Merckx era così: non che io voglia paragonarlo al Cannibale, perché sarebbe una bestemmia. Ma è per dire che in passato si sono visti corridori che duravano nel tempo. A me non stupirebbe che arrivasse a Croce d’Aune con uno svantaggio esiguo e che poi vinca con la crono finale di Verona.

VINCENZO NIBALI 

Nibali è andato fortissimo, come super forte è andato Mollema, quindi vuol dire che sta bene, anche se sulle grandi salite l’olandese non l’ho mai visto brillantissimo. Per vincere il Giro, Nibali deve guadagnare 2’30” in salita su Roglic e per lui è possibile, ha già fatto certe imprese in passato e il coraggio non gli manca. Io spero che sia appoggiato anche da qualcun’altro, perché da solo è difficile.

ATTENDIAMOCI ATTACCHI DA LONTANO

Quelli che hanno perso tanto tempo dovranno attaccare. Ora mi aspetto un Giro con situazioni simili a quella della tappa vinta da Bilbao, dove tutti vorranno attaccare ed inserirsi in fughe da lontano. Gente come Zakarin, Jungels, lo stesso Lopez che oggi ha avuto una giornata storta. 
L’Astana è una squadra che nelle corse a tappe sa fare tattiche d’attacco e ha anche gli uomini giusti per riuscirci. Fai presto a guadagnare 2 o 3 minuti.

LA SOLIDITA’ DELLA JUMBO-VISMA

Gli attacchi da lontano dipenderanno anche dalla solidità della Jumbo-Visma, ma loro ragionano bene, si sanno gestire. Van Emden oggi ha fatto una cronometro al risparmio, perché c’è già un disegno molto ben preciso, sono tutti intorno a Roglic. Bisognerà che lo attacchino a più riprese, perché lui di sicuro le gambe le ha. Poi una giornata storta può capitare a tutti, come oggi a Yates.

SIMON YATES E MIGUEL ANGEL LOPEZ: I GRANDI SCONFITTI DI OGGI

Una batosta era nell’aria in questa cronometro, ma non mi aspettavo una flessione così da Yates e Lopez, che adesso dovranno attaccare.
Yates era proprio piantato in salita. La foratura invece non giustifica il tempo perso da Lopez, che è andato piano. Secondo me il Giro non è affatto finito. E’ chiaro che ora dovranno rivedere i piani iniziali. Sono già stati fortunati con il ritiro di Dumoulin, perché oggi avrebbe dato anche lui una stangata. Roglic ha fatto una cronometro con la testa, era in svantaggio e l’ha ribaltata in salita. Questo deve spaventare, perché è lucido. Oggi è stata una sentenza piuttosto violenta per Yates, ma lui è un tosto, ce l’ha nel carattere i ribaltamenti.

ALLEANZE IN ARRIVO E FUOCHI D’ARTIFICIO GIA’ DALLA CUNEO-PINEROLO

Sulla strada si trovano le alleanze, può esserci unità d’intenti come si era visto l’altro giorno tra Conti e Masnada. Fino a giovedì questo non si saprà, perché ci saranno due tappe per velocisti. Io mi aspetto che qualcuno si muova già sul Montoso giovedì nella Cuneo-Pinerolo. La tappa di Ceresole è dura, ma quella di Courmayeur del giorno dopo è proprio adatta per delle fughe da lontano: c’è subito una salita all’inizio, poi il San Carlo è durissimo. Speriamo che cambi il tempo, lì si va a 2000 metri. Io credo che da venerdì in poi vedremo della battaglia.

FORMOLO IN BUONA POSIZIONE PER SOGNARE UN PIAZZAMENTO DI PRESTIGIO

Formolo oggi non è andato benissimo, ha perso qualcosa da Majka in salita.

QUANDO SI DECIDERA’ IL GIRO D’ITALIA 2019

E’ presto per dire che sarà un duello tra Roglic e Nibali. Con le salite che ci sono e la situazione meteo che influirà tanto, può succedere di tutto…Anche oggi hanno preso acqua, il brutto tempo ti entra nelle ossa. Tutti aspettano la terza settimana, ma se qualcosa di grosso succedesse già nella seconda? La “miciola” è in agguato, magari già da sabato prossimo.

ORA IL GIORNO DI RIPOSO, POI UNA TAPPA PER VELOCISTI. CHI LA VINCERA’?

Martedì penso che vinca Viviani. E lo spero sinceramente.

 

Rubrica a cura di Riccardo Magrini, commentatore tecnico Eurosport

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I favoriti di Riccardo Magrini per il Giro d’Italia 2019

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