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L’Italia del tennis esce dagli Internazionali di Roma con un pizzico di amaro in bocca
Diciamo la verità, i tennisti italiani con i loro grandi risultati dell’ultimo mese ci avevano abituati bene, pertanto il bilancio finale del loro torneo di casa, quello del Foro italico di Roma, ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca specialmente per quanto riguarda, inutile negarlo, Matteo Berrettini e Marco Cecchinato.
Il 23enne romano, dopo due belle vittorie sul francese Lucas Pouille e soprattutto sul tedesco campione del 2017 e finalista del 2018 Alexander Zverev, è rimasto invischiato nella ragnatela dell’ostico terraiolo argentino Diego Schwartzman fallendo la prova del nove dopo il successo su Zverev che aveva mandato in delirio il Foro e fatto sognare i tifosi italiani. Non vogliamo dire che sia un’occasione persa per Berrettini, dato che Schwartzman sul rosso è difficilissimo da battere, ma certo è una sconfitta su cui riflettere dalla quale la dovuta esperienza su come affrontare un tipo di giocatore come l’argentino e siamo sicuri che Matteo ne trarrà spunto per migliorare ulteriormente se stesso e la propria classifica.
A nostro avviso la prestazione più deludente è stata quella di Cecchinato. Il 26enne siciliano ultimamente non riesce più a vincere il primo set, inoltre si è arreso quasi senza combattere, cosa non da lui, contro l’altro tedesco Philipp Kohlschreiber in una partita che, malgrado la grande esperienza dell’avversario, era francamente giocabile, soprattutto sulla terra battuta. Ora il palermitano avrà la spada di Damocle di dover difendere la semfinale del Roland Garros ma sinceramente non sembrano esserci le condizioni perché possa ripetere l’impresa: contro Kohlschreiber Marco, oltre che falloso, è sembrato anche piuttosto stanco e poco convinto.
Diverso il discorso per Fabio Fognini, uscito negli ottavi come Berrettini, mentre Cecchinato è finito fuori al secondo turno: il 31enne ligure di Arma di Taggia, dopo due partite tutto sommato buone contro il francese Jo-Wilfried Tsonga e il moldavo Radu Albot, ha dovuto inchinarsi a un potenziale numero 1 del mondo come il greco Stefanos Tsitsipas, e su di lui, in vista della caccia ai top ten, pende sempre l’incognita dell’infortunio alla coscia. Il vero vincitore di casa nostra degli internazionali d’Italia è il 17enne Jannik Sinner, che ha avuto la meglio al primo turno sullo statunitense Steve Johnson e poi estromesso con onore dal torneo da Tsitsipas conquistando solo due game in meno di quelli raccattati da Fognini contro l’ellenico.
Detto che Andrea Basso ha completato la settimana tennistica più bella della sua vita con una buonissima prestazione contro il croato Marin Cilic dopo aver vinto le prequalificazioni, che Lorenzo Sonego ha lottato come un leone contro il russo Karen Khachanov ma non è riuscito a batterlo come aveva fatto invece a Montecarlo e che Andreas Seppi ha giocato un buon secondo set con lo spagnolo Roberto Bautista Agut, non ce la sentiamo di giudicare il settore femminile, che è in un periodo di complicatissima transizione: in contumacia di Camila Giorgi la veterana Sara Errani e le giovani Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto hanno perso subito, non vincendo nemmeno un set e raccattando la miseria di dieci game totali. La più positiva tutto sommato è stata la 18enne Cocciaretto, che ne ha raccolti sei contro la statunitense Amanda Anisimova, che poi ha fatto soffrire non poco l’olandese campionessa di Madrid Kiki Bertens.
Per tutto il tennis italiano il prossimo esame importante sarà naturalmente il Roland Garros, che prenderà il via domenica prossima.
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Foto: Lapresse