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Luca Marini Moto2, GP Italia 2019: “Il Mugello come punto di svolta dopo un inizio di stagione complicato”

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Doveva essere uno dei grandi candidati al titolo nella classe Moto2 in questo Mondiale 2019 ma, come si è visto, Luca Marini non sta riuscendo a confermare queste previsioni. Il portacolori del team Sky Racing VR46, dopo un finale dello scorso campionato in netta crescita, non si sta esprimendo al meglio in questo primo scorcio della stagione. Per il momento il fratello minore di Valentino Rossi ha totalizzato 38 punti, contro i 75 del capo-classifica Lorenzo Baldassarri che, va ricordato, ha già due “zero” da scontare. Il Gran Premio di casa, quello del Mugello, è l’occasione giusta per fare il punto della situazione con una lunga intervista rilasciata al sito ufficiale MotoGP.com.

Il primo punto, ovviamente, riguarda le difficoltà di queste prime gare. “È stato un avvio di stagione diverso da quello che ci aspettavamo. Dopo l’operazione alla spalla dello scorso dicembre sapevamo che nel corso delle prime gare avrei fatto fatica. Ai test ero stato molto veloce sul giro secco, ma la lunghezza di gara e la bagarre sapevamo sarebbero state un’altra cosa. Ad Austin, per esempio, è stato un weekend complicato. C’è voluta una settimana per recuperare, ma poi prima di arrivare a Jerez sono riuscito ad allenarmi bene e penso che sarò al 100% proprio per il Mugello”.

Le maggiori difficoltà arrivano sia dal nuovo format del sabato, sia dalla propria moto. “La transizione al nuovo sistema di qualifica non è stata facile perché ci ha tolto diversi minuti in pista. Se passi diretto in Q2 torni in sella alla moto senza aver guidato per tre ore. Dal punto di vista tecnico invece faccio fatica a gestire la gomma posteriore che non lavora come dovrebbe. Abbiamo fatto tante modifiche ma non riusciamo a capire cosa succede alla moto. Anche in gara ho provato a seguire linee diverse, traiettorie, calibrare il gas ma non riesco a guidare come vorrei”.

In questo 2019 si è anche vissuto il passaggio dal motore a 4 cilindri Honda al 3 della Triumph.Il nuovo motore mi piace e c’è ancora margine di miglioramento ma si può già considerare un salto di qualità importante per la Moto2. Le moto si guidano bene, c’è più potenza e la nuova Kalex è molto facile, infatti vanno forte tantissimi piloti”.

I punti sui quali migliorare sono diversi, ma chiari. Stiamo lavorando sodo per ricucire il gap: siamo stati ad Aragon e Catalunya per due sessioni di test. Sono state 4 giornate di lavoro produttive nelle quali siamo riusciti a provare diverse nuove opzioni per tornare veloci e competitivi già al Mugello, una pista molto simile a quella di Barcellona”.

Il rapporto con il vicino di box, Nicolò Bulega, appare interessante. “Nicolò si è trovato subito a suo agio con la nuova squadra e la moto, probabilmente più adatta alle sue caratteristiche fisiche. Peccato per l’infortunio occorsogli in Argentina, ma è tornato competitivo e ha centrato già due volte la Top10. E’ un rookie, paga un po’ di esperienza sulla distanza di gara e sulla gestione del consumo della gomma, ma sta facendo un ottimo lavoro e questo è da stimolo per tutto il Team”.

Ora, come detto, si corre al Mugello. Una pista che a Luca Marini suscita emozioni particolari “È la pista che preferisco in assoluto di tutto il campionato: i sali-scendi tra le colline sono unici, alcune curve tra le più incredibili dell’intero calendario come l’Arrabbiata, la Casanova, la Savellli. E poi il supporto dei tifosi italiani e la livrea speciale con cui scenderemo in pista domenica sono una vera e propria iniezione ulteriore di fiducia e uno stimolo in più a dare il massimo”.

L’obiettivo per il fine settimana, ad ogni modo, non è ben definibile ma si concentra sulle sensazioni in moto. “Sarà un weekend impegnativo sia dentro che fuori la pista. Ci aspettano diversi eventi e impegni fino alla gara di domenica dove, come ormai da tradizione, correremo con la speciale livrea tricolore dedicata alla bandiera italiana. Abbiamo lavorato sodo per ricucire il gap, essere competitivi e riuscire a mostrare tutto il nostro reale potenziale. Avvicinare le posizioni che contano è sicuramente il nostro target, ma ancora di più ritrovare il feeling che cerco alla guida per poter tornare a dire la mia”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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