Formula 1
Mattia Binotto F1, GP Spagna 2019: “Gli aggiornamenti hanno funzionato, non è stato un buon weekend ma non è finita”
La Ferrari è uscita con le ossa rotte da Barcellona dove ha subito una sonora scoppola in occasione del GP Spagna 2019, quinta tappa del Mondiale F1. Sebastian Vettel ha concluso in quarta posizione, Charles Leclerc si è fermato in quinta piazza: le Rosse non sono riuscite a salire sul podio al Montmelò e hanno subito l’ennesima batosta dalla Mercedes che ha infilato la quinta doppietta consecutiva in questo avvio di stagione. Il Cavallino Rampante deve seriamente analizzare la situazione e il team principal Mattia Binotto si è esposto ai microfoni di Sky Sport: “Non è stato un buon weekend. Complimenti a Mercedes per quello che hanno fatto, hanno dimostrato di lavorare bene ma questo rappresenta uno stimolo per noi. Sono convinto che lavoreremo con ancora più stimolo nelle prossime settimane“.
Binotto si sofferma anche sulle tante novità portate in terra catalana: “Abbiamo portato degli aggiornamenti aerodinamici, hanno funzionato bene ma hanno dimostrato di non essere sufficienti. Perdevamo molto nelle curve lente e faticavamo a girare la macchina con entrambi i piloti, sono cose su cui dovremo riflettere. A oggi non abbiamo ancora la risposta su cosa non abbia funzionato. Abbiamo subito una lezione ma sono convinto che ripartiremo più forte. I pacchetti che abbiamo portato qui hanno funzionato come ci aspettavamo, sia la parte aerodinamica che quella di motore. Sui rettilinei siamo la vettura più forte e questo è un vantaggio che non dobbiamo denigrare. Cosa non funziona? Dobbiamo fare tante analisi, non abbiamo una risposta: sicuramente gli altri sono più forti su questa tipologia di tracciato e con queste curve. La squadra è molto concentrata su quello che deve fare, è inevitabile che cinque doppiette Mercedes portino a delle discussioni ma è chiaro che vincendo in Bahrein o facendo risultato a Baku la situazione sarebbe stata differente. Questo weekend se analizzato nel momento giusto può essere importante. Ora penseremo gara per gara, ma sono convinto che il campionato non sia finito ora“.
Riguardo alla gara di oggi: “Peccato per la partenza, Sebastian era partito bene ma poi ha bloccato l’anteriore e ha perso la posizione. Abbiamo scelto di differenziare le strategie, secondo me è stata la scelta corretta“.
Martedì e mercoledì si disputeranno dei test sempre a Barcellona, il team principal della Ferrari non getta la spugna: “I due giorni di test saranno importanti per noi per esplorare il limite della vettura e per provare degli aggiornamenti. Poi andremo a Montecarlo dove è una gara a sé, è una pista atipica e sono convinto che i nostri piloti sono molto forti su quel tracciato: sarà una gara tutta da giocare. I test che abbiamo fatto in inverno erano buoni ma quando siamo venuti via da Barcellona eravamo consapevoli che la Mercedes era al nostro livello. Non ci eravamo illusi in quel momento, certo fa male venire qui e vedere questo distacco ma non ci arrenderemo mai. Quella di Barcellona è una brutta sconfitta, in altre gare avevamo invece del potenziale per vincere”.
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