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Moto3, GP Francia 2019: Niccolò Antonelli vuole confermarsi al vertice a Le Mans per volare in testa al campionato

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Dopo due settimane di pausa il Mondiale Moto3 si trasferisce a Le Mans per il Gran Premio di Francia 2019, quinto round stagionale di un Motomondiale sempre più avvincente. La classe leggera si appresta ad affrontare il secondo capitolo del lunghissimo tour europeo che terminerà a settembre ad Aragon, con i pretendenti al titolo iridato a caccia di punti pesantissimi da accumulare in classifica generale. La conformazione del tracciato “Bugatti” (una versione ridotta della celebra pista affrontata per la 24 Ore) è abbastanza varia, con alcuni punti lenti che si alternano a lunghi rettilinei e ad altre curve molto tecniche di medio-alta velocità, perciò non è da escludere l’ennesima gara caratterizzata da un gruppo di testa abbastanza folto grazie al gioco delle scie.

Una possibile variabile potrebbe essere rappresentata dalla pioggia, prevista attualmente per i primi due giorni del weekend ma non per la gara, che potrebbe stravolgere i valori in campo messi in mostra fino a questo momento agevolando specialisti del bagnato come il debuttante turco Can Oncu, lo scozzese John McPhee, il sudafricano Darryn Binder e gli italiani Tony Arbolino e Niccolò Antonelli. Quest’ultimo sta attraversando uno stato di forma strepitoso ed è reduce da un successo molto significativo a Jerez de la Frontera davanti al compagno di squadra nipponico Tatsuki Suzuki nel Team guidato da Paolo Simoncelli. Il 23enne di San Giovanni in Marignano occupa la seconda piazza nel Mondiale ad una sola lunghezza dal leader spagnolo Aron Canet, sempre molto solido e costante nelle prime tappe, perciò proverà a completare il sorpasso al termine del prossimo weekend in Francia.

La situazione è ancora molto aperta e incerta, con diversi piloti che hanno dimostrato a sprazzi di potersi giocare le proprie chance in ottica iridata tra cui lo spagnolo Jaume Masià (3° a -13), l’argentino Gabriel Rodrigo (10° a – 34), il giapponese Tatsuki Suzuki (secondo in Spagna, caduto in Texas mentre era al comando) e gli italiani Lorenzo Dalla Porta, Celestino Vietti, Andrea Migno e Tony Arbolino (tutti almeno una volta sul podio). Discorso a parte per Romano Fenati, il quale ha dominato i test invernali e le prove del Qatar per poi raccogliere appena 7 punti nelle prime quattro gare della stagione a causa di errori di guida e di strategie imperfette.

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Foto: Valerio Origo

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