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Moto3, Risultato GP Spagna 2019: Niccolò Antonelli torna al successo dopo tre anni precedendo Suzuki e Vietti, out Masià

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Dopo oltre tre anni Niccolò Antonelli (Honda SIC58) torna a festeggiare, vincendo in grande stile il Gran Premio di Spagna 2019 della Moto3. Il romagnolo centra il suo quarto alloro in carriera, superando il compagno di scuderia giapponese Tatsuki Suzuki per 242 millesimi, mentre al terzo posto si piazza un incredibile Celestino Vietti (Sky Racing VR46) che conferma quanto di buono fatto vedere in questo weekend e sale sul gradino più basso del podio a 305 millesimi dalla vetta.

La grande notizia di giornata è la caduta dell’ex leader della classifica generale, lo spagnolo Jaume Masià (KTM Bester) dopo appena tre giri della gara di Jerez. Con questo “zero” il giovane talento iberico lascia la vetta della graduatoria al connazionale Aron Canet (KTM Max) che chiude al quarto posto a 472 millesimi, con Antonelli che si porta in scia ad una sola lunghezza.

Quinta posizione per un altro spagnolo, Albert Arenas (KTM Sama) a 563, sesta per il giapponese Kaito Toba (Honda Asia) a 1.133, settima per il ceco Jakub Kornfeil (KTM Redox) a 1.187, ottava per il poleman di ieri, Lorenzo Dalla Porta (Honda Leopard) che taglia il traguardo a 1.291, quindi nona posizione per il giapponese Ai Ogura (Honda Asia) a 1.430, mentre completa la top ten Andrea Migno (KTM Bester) a 1.441, davanti a Dennis Foggia (Sky Racing VR46) a 5.968 che paga a caro prezzo un long lap penalty a due giri dalla fine. Gli altri italiani: 17esimo Tony Arbolino (Honda Snipers) a 7.252, 19esimo Stefano Nepa (KTM A. Peres) a 30.984, quindi 21esimo Riccardo Rossi (Honda Kommerling) a 38.862. Non ha completato la gara Romano Fenati (Honda Snipers).

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori il migliore è Suzuki che prende curva 1 per primo davanti a Foggia e Vietti, mentre Dalla Porta perde diverse posizioni ed è quinto davanti a Canet e Ramirez. Nessun contatto o caduta nella pancia del gruppo e la gara può quindi prendere il via in maniera regolare. Il primo giro si conclude con Suzuki che cerca la fuga su Antonelli, Vietti e Dalla Porta, mentre cadono Albert Arenas e Gabriel Rodrigo alla “Jorge Lorenzo”.

All’avvio del terzo giro Suzuki mantiene mezzo secondo su Antonelli, quindi Dalla Porta, Vietti, Canet e Foggia, ma la sorpresa arriva in curva 2 con la caduta del leader del Mondiale, Jaume Masià, mentre provava l’attacco su Migno nelle posizioni di rincalzo.

Nel corso del quarto giro termina la leadership di Suzuki, con Dalla Porta che lo infila alla “Dani Pedrosa”, la ex curva 6, per mettersi al comando di un gruppo che è composto da una decina di piloti. Come consuetudine per le gare della classe più leggera, quando si procede in gruppo, i sorpassi sono all’ordine del giorno per cui la prima posizione passa di mano in numerose occasioni.

Si arriva a 15 giri dalla conclusione con Suzuki di nuovo in vetta con Dalla Porta, Vietti, Canet, Fenati e Kornfeil uno dietro l’altro in un gruppo che è salito a 14 componenti nel quale regna l’equilibrio più assoluto. La bagarre prosegue curva dopo curva arrivando ai 10 giri dalla bandiera a scacchi con Suzuki che conduce il plotone, inseguito da Dalla Porta, Canet, Ramirez e Vietti, mentre Arbolino risale fino alla settima posizione, con Migno che si accoda, per portare la fila a 18 piloti.

Diversi piloti provano a mettersi al comando per spingere, ma nessuno riesce a fare la differenza, per cui appare inevitabile che la gara di Jerez si deciderà negli ultimi chilometri. A 4 giri dalla fine succede di tutto. Antonelli viene colpito in rettilineo da Ramirez che cade e manda fuori dalla pista anche Fenati, quindi Garcia e Fernandez si eliminano a vicenda alla “Dani Pedrosa”. Come se non bastasse Foggia si becca un “long lap penalty” per essere uscito dalla sede stradale troppe volte.

L’ultimo giro, come sempre, è una infinita serie di emozioni. Lo inizia per primo Antonelli su Vietti, con i due italiani che provano a fare selezione, ma Suzuki si inserisce tra di loro. Per il romagnolo, tuttavia, questo duello permette di aumentare il suo margine, per tornare alla vittoria dopo oltre tre anni! Secondo il giapponese per la doppietta del team SIC58, quindi terzo uno splendido Vietti.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: LaPresse

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