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MotoGP, GP Francia 2019: Andrea Dovizioso e Ducati veloci ma per il Mondiale non basta

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Lunedì di analisi, lunedì di bilanci. E’ un grande classico che, dopo gli eventi domenicali, ci si dorma un po’ sopra e si butti giù un’idea su quanto è accaduto. E’ il caso del GP di Francia 2019, quinta prova del Mondiale di MotoGP. Sul tracciato celeberrimo di Le Mans la classe regina si è esibita e la replica di Jerez de la Frontera è andata in scena relativamente al nome del vincitore: Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda ha ormai deciso di impostare le gare sul ritmo e sulla velocità pura e per gli altri c’è poco da fare: terzo successo stagionale e leadership iridata rafforzata.

Sono però solo otto le lunghezze che separano Andrea Dovizioso dall’iberico nella classifica generale. Il forlivese, giunto secondo ieri, ha ottenuto un buon piazzamento, prevalendo nel confronto interno con Danilo Petrucci. Se si guarda all’anno passato, dopo la corsa transalpina, il “Dovi” aveva soli 46 punti, reduce da una caduta molto dolorosa in termini di ambizioni. Gli 87 attuali, in scia a Marc, possono confortare ma, per quanto si è visto fino ad ora, sono maggiormente conseguenza dello zero dell’iberico ad Austin. Certo, arrivare al traguardo è sinonimo di bravura però non si può sempre sperare nelle disavventure altrui per provare a vincere le gare e, conseguentemente, il campionato.

Bene ma non benissimo quindi in casa del team di Borgo Panigale. Sulla carta, il layout di Le Mans era adatto alle caratteristiche della GP19 e le tre Rosse nei primi quattro posti lo testimoniano. Sfortunatamente però davanti a tutti c’è una Honda, che continua a volare in qualunque condizione. Serve quindi uno step superiore dal punto di vista tecnico per battere questo Marquez. Nel prossimo round del Mugello (2 giugno) sarà quindi necessario invertire il trend e mettere in pista qualche novità, tale da spiazzare chi continua ad esibire sicurezza ed autorevolezza. La MotoGP, da un certo punto di vista, sta diventando noiosa e per cambiare il palinsesto c’è bisogno di qualche edizione straordinaria…

 

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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