MotoGP
MotoGP, GP Francia 2019: Valentino Rossi c’è ma la Yamaha non è a livello di Honda e di Ducati. Altro anno di sofferenza per il “Dottore”?
Quarta posizione a quota 72 punti (-23 dal leader Marc Marquez): è questa la situazione di Valentino Rossi nella graduatoria del Mondiale 2019 di MotoGP. Il centauro di Tavullia, giunto quinto nella gara a Le Mans (Francia), non è riuscito a raggiungere il podio e, pur mettendoci anima e corpo, la top-3 è sfuggita, seppur di poco. A questo punto c’è da ragionarci sopra sulla situazione in Yamaha perché ci sono delle criticità.
Valentino è una certezza. Quando scatta il semaforo verde, il nove volte iridato è quello di sempre, motivato e desideroso di combattere e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il suo voler andare a caccia del podio ieri, girando su un ritmo molto simile ai rivali e prendendosi dei rischi, lo testimonia. Ma la M1, compagna di viaggio di tanti trionfi, non sembra assecondare più il volere del nostro portacolori. Le problematiche sono sempre le stesse: deficit in accelerazione e incapacità di sfruttare a dovere il motore. Nelle curve la ciclistica della creatura di Iwata è sempre al top ma su altri fattori Ducati e Honda sono avanti. Se vogliamo è l’esatto opposto di quanto avviene a Borgo Panigale: GP19 dotata di un eccellente propulsore ma nel turning non si è troppo prestazionali.
C’è quindi da lavorare se si vuol tornare ad assaporare una vittoria che manca da Assen 2017. Il partito dei detrattori del “46” si arricchisce di nuovi iscritti e potrebbe presentarsi alle prossime elezioni europee riscuotendo dei consensi. Tuttavia, le responsabilità di Valentino appaiono minime, rispetto ad una moto che nelle ultime stagioni non trova un giusto equilibrio, alternando prestazioni più o meno buone. In un campionato nel quale lo spagnolo Marquez sembra aver raggiunto la piena maturazione, in perfetta simbiosi con la RC213V, il “Dottore” deve fare i conti con una M1 ancora enigmatica per certi aspetti. Il sogno iridato ancora è lecito nutrirlo ma la soddisfazione per un quinto posto, come nell’ultima corsa, contrasta fortemente con i propositi più ambiziosi.
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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com