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MotoGP, le pagelle GP Francia 2019: Marquez alieno, Andrea Dovizioso primo degli umani, Valentino Rossi combattivo ma…

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E anche il quinto round del Mondiale 2019 di MotoGP è andato in archivio. Sul tracciato di Le Mans i centauri più forti del Pianeta si confrontati senza esclusione di colpi e le emozioni non sono mancate. Andiamo, quindi, ad analizzare ciò che la corsa di Le Mans ha detto:

MARC MARQUEZ 10: Semplicemente regale, conquista la terza vittoria stagionale e rafforza la propria leadership in campionato. Gli otto punti di vantaggio su Andrea Dovizioso non sono tanti, però la dimostrazione di forza in pista, in ogni condizione, parla chiaro. Altro arrivo in solitaria ed altra gara di prestazione. Ormai l’iberico non “gioca” più con gli avversari ed ha deciso di cambiare tattica. Si imposta una velocità di crociera alta, insostenibile per gli altri. Il computo dei successi in carriera in MotoGP è di 47 e nella sua storia del Motomondiale di 73. Semplicemente pazzesco.

ANDREA DOVIZIOSO 8: Ci ha provato il forlivese a mettersi nella modalità “Franco Baresi” ma non c’è stato nulla da fare. L’asso nativo di Cervera ha vinto ancora e per il “Dovi” il secondo posto è il massimo possibile, avendo la meglio nei confronti di un coriaceo Danilo Petrucci. Bene ma non benissimo quindi, perché il pacchetto è competitivo ma non a sufficienza per porre un freno alla furia dell’iberico. Che sia sole o pioggia non fa differenza. La corsa del centauro italiano, comunque, è stata ottima e va sottolineato però con un Marquez così…

DANILO PETRUCCI 7: Secondo alcuni la sua posizione in Ducati è in bilico e lui tira fuori la gara migliore dell’anno. Un podio frutto di determinazione e rabbia quella del pilota umbro, stanco di assorbire critiche, talvolta eccessive. Ha lottato come un leone, impegnando allo spasimo il team-mate e conquistando un podio prestigioso. Redivivo!

JACK MILLER 7: Nei primi giri è un mago. Pennella curve sulla sua GP19 come fosse Giotto o Raffaello ma poi Marquez si prende la scena. Buona la prestazione dell’australiano che, dopo aver forse richiesto troppo agli pneumatici, tiene botta e resiste in quarta posizione, completando il panino delle Ducati nelle prime quattro posizioni. Una gara d’alto livello per lui.

VALENTINO ROSSI 7.5: Combattivo e performante. Il campione di Tavullia, come al solito, in gara fa vedere il suo vero potenziale e quel podio sfiorato ha in sé tanti significati: da un lato la riprova che il pilota e il manico ci sono sempre e dall’altro che la Yamaha ancora è indietro. Ducati e Honda, anche in questa circostanza, ne avevano un po’ di più e il “Dottore” ha provato a metterci una pezza. Il quinti posto finale ha in sé dei sentimenti contrastanti per i quali ad Iwata dovranno riflettere.

POL ESPARGARO’ 7.5: E’ la sorpresa di giornata. Il sesto posto in sella alla KTM è il premio alla voglia di non mollare e di essere sempre super concentrato. In condizioni di asfalto particolari, l’iberico sa esaltarsi e anche stavolta non vi è stata eccezione. Prova sontuosa la sua sulla moto austriaca e un brutto colpo inferto al compagno Johann Zarco, solo 13°

ALEX RINS 5: Il decimo posto di oggi è un passo indietro rispetto al secondo posto di Jerez. Il connubio con la Suzuki, a Le Mans, non ha funzionato e l’iberico è stato lontano parente di quello ammirato in Andalusia.

JORGE LORENZO 5: Undicesimo alle spalle di Rins ed ancora in cerca di un qualcosa che non c’è. Fatica tantissimo il maiorchino a trovare la quadra e la gara di oggi è un’altra bocciatura, resa impietosa dalla differenza in pista con il compagno di team.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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