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Nuoto
Nuoto, FINA Champions Swim Series Budapest 2019: Sjoestroem vince la sfida contro Federica Pellegrini nei 200 sl, Scozzoli e Codia sono quarti
Va in archivio la seconda ed ultima giornata delle FINA Champions Swim Series a Budapest (Ungheria) e le emozioni non sono mancate nella Duna Arena, sede della rassegna iridata di due stagioni fa. Partiamo dai 200 stile libero femminili nei quali c’era attesa per il confronto tra Federica Pellegrini e la svedese Sarah Sjoestroem. L’azzurra tornava ad esibirsi nella piscina che seppe regalarle il titolo iridato proprio in questa distanza e quindi le sensazioni erano decisamente particolari.
Il successo è andata alla scandinava con il crono di 1’56″58, capace di fare la differenza con un’ultima vasca spaventosa da 28″62, mentre l’azzurra ha concluso in piazza d’onore (1’57″09). Di sicuro un buon test per la veneta che aveva bisogno di una sfida internazionale di questo livello per mettersi alla prova in vista di quel che sarà ai Mondiali 2019 in Corea del Sud (21-28 luglio). Bel Paese presente anche nella finale dei 100 delfino dove il campione d’Europa in carica Piero Codia ha affrontato atleti di livello notevolissimo come il sudafricano Chad Le Clos e il magiaro Milak. Le Clos ha centrato il bersagli grosso in 51″25 a precedere l’ungherese (51″67) mentre il nostro portacolori è giunto quarto in 52″22. Altra medaglia di legno è quella che è arrivata dai 50 rana nei quali ha partecipato Fabio Scozzoli. Dopo la stupenda prova di ieri nei 100 rana e il nuovo personale di 59″05, il romagnolo ha stampato il tempo di 27″14 nella gara vinta dal brasiliano Joao Junior Gomez (26″64) davanti al connazionale Felipe Lima (26″86). Una prestazione di tenore diverso per Fabio, che comunque lascia l’Ungheria con estrema soddisfazione.
Le prestazioni da circoletto rosso non sono mancate. Il lituano Danas Rapsys, grande interprete della vasca corta, ha sciorinato una prova sontuosa nei 400 sl, eguagliando lo stesso crono stagionale di Gabriele Detti (3’43″36, secondo al mondo), con passaggi da primato del mondo fino ai 300 metri. Nelle otto vasche c’è fermento e per l’Italia questa è una notizia che deve far preoccupare. E’ stata la serata poi del triplete di Katinka Hosszu: la magiara, davanti al suo pubblico, ha posto il proprio sigillo nei 200 farfalla donne (2’06″62, ovvero secondo crono mondiale stagionale), nei 100 dorso (59″58) e nei 200 misti (2’08″81). Sjoestroem si è “limitata” alla doppietta nei 50 sl, dominati in 23″97, mentre la russa Efimova nei 100 rana ha siglato un 1’05″99 tanto per gradire, primato del mondo stagionale.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Shutterstock