Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2019, i voti della tredicesima tappa: Zakarin show, Nibali e Roglic si controllano. Attaccano i Movistar, crollano Yates e Lopez

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Una tappa davvero spettacolare la tredicesima per il Giro d’Italia 2019: da Pinerolo fino in vetta, ad oltre 2000 metri di altitudine, a Cerasole Reale, con ben tre GPM da affrontare. Una giornata intensissima, corsa a tutta dal primo all’ultimo chilometro: a trionfare è stato un redivivo Ilnur Zakarin. Tantissime le variazioni in classifica generale, con Jan Polanc sempre in Maglia Rosa. Andiamo a rivivere la frazione odierna con le pagelle dei protagonisti.

Pagelle tredicesima tappa Giro d’Italia 2019

Ilnur Zakarin, voto 10: è rinato finalmente il russo, capitano della Katusha-Alpecin. A quattro anni di distanza torna a trionfare sulle strade del Giro d’Italia e lo fa in grande stile: trova la fuga giusta, ha coraggio nell’andare all’attacco sin dai primi chilometri, si gestisce nei primi tre quarti di gara e poi sfodera tutti i suoi cavalli sulla scalata finale, dove stacca i rivali. Rientra prepotentemente anche in classifica generale: dovrà stare attento però soprattutto domani, dove potrebbe pagare tutti gli sforzi fatti nella tappa odierna.

Mikel Nieve, voto 8: un gregario di lusso per Simon Yates, oggi in crisi, che spesso e volentieri si mette in proprio. Anche nella frazione odierna la tattica è stata quella giusta, al coperto fino praticamente agli ultimi 5 chilometri quando ha avuto carta libera ed ha provato a sfidare Zakarin nell’uno contro uno. A 1500 metri dall’arrivo però il cedimento: si deve accontentare della seconda piazza.

Mikel Landa, voto 8,5: primi dieci giorni da dimenticare, primi due giorni di montagne da sogno. All’attacco sia ieri che oggi, lo spagnolo della Movistar a poco a poco sta accumulando secondi su secondi, quelli che aveva perso tra le cronometro e le cadute della prima settimana. La gamba in salita appare quella dei giorni migliori, domani ci riproverà.

Bauke Mollema, voto 7: la tattica con la sua Trek-Segafredo è stata azzeccatissima. Fuga di massa (c’erano con lui Conci, Ciccone e Brambilla) per provare a lanciare il capitano. La situazione si era messa in modo ideale, sono mancate però un po’ le gambe nella fase finale, quando è scattato Zakarin. È il secondo dei big in classifica, domani però dovrà stare attento a non andare fuori giri per rischiare di perdere tutto.

Richard Carapaz, voto 8: ancora un’ottima giornata per il secondo capitano della Movistar, che nello scontro diretto tra gli scalatori vien fuori in solitaria. Stacca Majka, sfrutta il controllo tra Nibali e Roglic e guadagna secondi importanti su entrambi: il distacco è risicato e la condizione sembra poterlo trascinare verso un clamoroso podio finale.

Astana, voto 5: la squadra di Vinokourov e Martinelli sembra poter fare tutto giusto, lanciando uomini all’attacco e tirando in gruppo, in modo da poter sfruttare il momento ideale per far scattare Miguel Angel Lopez. Sulla salita finale però un attimo di controllo, la fuga va via (in un paio di chilometri da 30” a 2′), poi ci si mette anche la sfortuna a fermare il capitano colombiano che a causa di problemi meccanici è costretto a cambiar bici, perdendo così ancora tanti secondi preziosi.

Vincenzo Nibali, voto 7: ancora in controllo il siciliano, apparso brillante sia fisicamente che psicologicamente. Non segue gli scatti altrui, si limita a guardare ciò che sceglie di fare Roglic, il proprio rivale diretto. Arriva con lo sloveno senza faticare più di tanto.

Primoz Roglic, voto 7,5: nonostante la squadra non sia al top lo sloveno si gestisce come meglio non si può. È il vero padrone di questo Giro e continua a dimostrarlo. In salita non teme nessuno, sceglie di stare con Nibali, testa la condizione dello Squalo e poi arriva con il siciliano senza perdere troppo da nessuno.

Jan Polanc, voto 7,5: con le unghie e con i denti, ma la Maglia Rosa è ancora la sua. Lo sloveno fatica ad inizio tappa, poi entra in modalità gestione e riesce a mantenere il simbolo del primato. Domani sarà più difficile.

Simon Yates, voto 4: poco da dire, un’altra giornata no. Il britannico sulla scalata conclusiva si fa trovare nelle ultime posizioni del gruppo e alla prima accelerata ne perde le ruote, arrivando ancora a minuti dai migliori. Rimandato.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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