Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2019, voti decima tappa: Démare ringrazia Guarnieri. Viviani sempre ad un passo dalla vittoria

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La seconda settimana del Giro d’Italia 2019 si è aperta nel segno della Francia e di una Groupama-FDJ pressoché perfetta nella volata ristretta che è andata in scena a Modena, dopo una brutta caduta che ha messo fuori scena la maglia ciclamino e grande favorito della vigilia Pascal Ackermann, ma anche tre ruote veloci del pedale tricolore come Jakub Mareczko, Simone Consonni e Matteo Moschetti, colui che ha pagato le conseguenze peggiori nel capitombolo modenese. Tra la gioia di Arnaud Démare e la sfortuna di Ackermann e compagni, andiamo a rivivere i risultati di questa decima tappa giudicando i protagonisti del giorno.

Pagelle decima tappa Giro d’Italia 2019

Arnaud Démare, 9: c’è spazio anche per l’esultanza del francese nelle volate della 102^ edizione del Giro, che dopo una raffica di piazzamenti riesce finalmente a sbloccarsi conquistando la prima vittoria stagionale. Ma c’è da dire che il transalpino deve anche ringraziare la sua Groupama-FDJ che lo ha pilotato in maniera egregia; e contiamo anche il fatto che Ackermann è stato buttato fuori da una caduta, altrimenti chi lo sa…

Jacopo Guarnieri, 9: decimo al traguardo dopo aver aiutato fino all’ultimo il suo capitano Démare; il piacentino si meriterebbe qualcosa in più, uno spazio tutto a suo favore. Il gregario giusto e sempre presente; una garanzia.

Elia Viviani, 7,5: ennesimo secondo posto per il campione italiano. Questa vittoria non vuole proprio arrivare. La sua Deceuninck-Quick Step non è stata di certo perfetta, ma anche lo stesso Sabatini ha comunque dato il massimo. Attendiamo con trepidazione la tappa di domani.

Rudiger Selig, 8: riesce a tenere alto l’onore della sua Bora-Hansgrohe dopo la caduta del capitano Ackermann. Un piazzamento inaspettato.

Caleb Ewan, 6,5: meno brillante rispetto alle altre volate, non completa il grande lavoro della sua Lotto Soudal che lo ha pilotato e coperto in maniera eccelsa.

Giacomo Nizzolo, 7: il brianzolo aveva trovato il varco perfetto per uscire, peccato però che sia partito un po’ troppo presto. Una buona volata comunque, se consideriamo il brutto periodo che ha passato in precedenza.

Davide Cimolai, 7: non ha sfruttato al meglio il grande lavoro della sua Israel Cycling Academy. Il veneto è sempre lì a giocarsi il piazzamento migliore. Condizione in crescendo.

Manuel Belletti, Giovanni Lonardi, 7: ancora una volta le professional italiane si difendono alla grande. L’Androni e la Nippo Vini Fantini conquistano un’altra top ten con i loro velocisti di punta cercando in ogni modo di tenere alto l’onore del pedale nostrano.

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Foto: Valerio Origo

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