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Ciclismo
Pagelle Giro d’Italia 2019, voti quarta tappa: che lucidità Carapaz! Ulissi non sfrutta al meglio la sua UAE. Nibali si salva dalla caduta
Quando meno te lo aspetti, solamente alla quarta tappa del Giro d’Italia 2019, succede la qualunque. Una doppia caduta nel finale scombussola tutta la situazione. Esulta Richard Carapaz, piange Tom Dumoulin, sorride Primoz Roglic. Dai fuggitivi del giorno, ai big, ai finisseur, ai giochi di squadra, diamo un giudizio in termini di voti ai protagonisti della Orbetello-Frascati.
Pagelle Giro d’Italia 2019: quarta tappa
Richard Carapaz, 10: ha colto il momento giusto, si è risparmiato lasciando lavorare la UAE Team Emirates con Conti e Ulissi che è riuscito a passare a doppia velocità nel punto più critico del finale. Più forte di Caleb Ewan, l’ecuadoriano del Team Movistar si è riscattato dopo la foratura nel finale della tappa di ieri. Piccolo scalatore con lo spunto da finisseur, Richard si regala così la sua seconda vittoria di tappa nella Corsa Rosa dopo quella ottenuta a Montevergine di Mercogliano lo scorso anno.
Primoz Roglic, 9: che lucidità pazzesca da parte della maglia rosa. “Grazie” alla caduta nel finale della tappa è riuscito a guadagnare su tutti quanti. Ma in qualunque caso questa era una frazione perfetta per lui. Ha risparmiato qualche energia nell’ultimo chilometro chiudendo al sesto posto, senza forzare troppo.
Diego Ulissi, 6: ok, ha chiuso al terzo posto, ma la vittoria poteva essere tranquillamente alla sua portata, o più semplicemente non ha sfruttato al meglio il lavoro dei compagni di squadra; soprattutto quello di Valerio Conti. Il romano si è sacrificato in favore del più esperto Ulissi, nonostante l’arrivo alle porte di casa.
Caleb Ewan, 8: ha fatto lavorare per tutto il giorno la Lotto Soudal consapevole delle sue possibilità di vittoria in quel di Frascati. Ci è andato vicinissimo, ha tenuto sul più bello, nel momento più critico, evitando la caduta e rimanendo tutto solo senza l’appoggio dei compagni. Carapaz ne aveva di più, vista la sua maggiore resistenza in salita, ma Ewan non si è fatto attendere. La vittoria è sempre più vicina.
Elia Viviani, 6,5: evita la caduta, cerca di tenere il più possibile supportato in maniera egregia dalla sua Deceuninck-Quick Step che poi si consola col quinto posto di Florian Sénéchal, ma questo non basta. Si stacca in prossimità dell’ultimo chilometro, apprezzabile date le sue doti da velocista puro.
Vincenzo Nibali, 7: non si sa in che modo, ma ce la fa ad evitare la caduta: era subito alle spalle di Salvatore Puccio, colui che ha scatenato il capitombolo nel finale. Chiude a 16″ da Primoz Roglic cercando di recuperare il più possibile dopo i vari rallentamenti. Molto lucido.
Mirco Maestri, Marco Frapporti, Damiano Cima, 9: giù il cappello per questo tris di italiani protagonisti della fuga del giorno. Mollano a pochi chilometri dalla conclusione. Un’azione lodevole, soprattutto per far vedere le tre squadre Professional italiane invitate al Giro. E dato il periodo buio del ciclismo nostrano, più ci si mette in mostra, più forse qualcuno pian piano capirà che queste formazioni sono essenziali.
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Foto: Lapresse