Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2019, voti quinta tappa: nessuno come Ackermann. Viviani si ferma sul più bello

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Pascal Ackermann non si ferma più, sembra lui il vero padrone delle volate del Giro d’Italia 2019. Più forte del diluvio di Terracina, il campione nazionale tedesco della Bora-Hansgrohe è sempre più favorito per la conquista della maglia della classifica a punti. Gli altri non possono fare altro che accontentarsi, nonostante la loro condizione generale che sembra ottimale; ma a tutti manca quello spunto in più. Il grande deluso di giornata però è Elia Viviani, inaspettatamente diciannovesimo al traguardo. Ma adesso giudichiamo in termini di voti gli sprinter che si sono contesi la vittoria sul traguardo della Frascati-Terracina.

LE PAGELLE DELLA QUINTA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA 2019

Pascal Ackermann, 10: il tedesco pare imbattibile, inavvicinabile. Non sbaglia quasi niente, soprattutto la sua Bora-Hansgrohe che continua a proteggerlo e lanciarlo nelle volate in maniera perfetta. Lucidissimo prende la ruota giusta, quella di Gaviria, che sorpassa nettamente. Fortunato e scaltro, il venticinquenne ha una marcia in più.

Fernando Gaviria, 8: manca sempre quel pizzico di velocità in più. Il colombiano è partito troppo presto per la volata, e così ha fatto anche nelle scorse frazioni. Va affinata la tattica.

Arnaud Demare, 7: la sua Groupama-FDJ è tra le formazioni più forti quando si tratta di dover pilotare il proprio velocista. Ma il francese è sempre lì, vicinissimo alla vittoria, non è ancora riuscito a concretizzarla. Forte sì, ma non come in altre occasioni.

Caleb Ewan, 7: come per Demare, anche l’australiano sfrutta al meglio la sua Lotto Soudal, ma alla fine non riesce a concretizzare il loro lavoro. Appare più forte degli altri velocisti nelle tappe più insidiose, magari con il traguardo in leggera ascesa; forse dovrebbe puntare ancor di più a queste occasioni dove sembra imbattibile.

Matteo Moschetti, 8: quinto al traguardo, che forza che ha il giovane milanese! Il neoprofessionista della Trek-Segafredo si lancia senza farsi troppi problemi nella mischia dei leoni dello sprint; e promette davvero bene per il futuro italiano delle ruote veloci. Il podio è sempre più vicino, magari anche la vittoria.

Paolo Simion e Giovanni Lonardi, 7,5: ottimi i due azzurri delle Professional italiane Bardiani-CSF e Nippo Vini Fantini. Rispettivamente settimo e nono al traguardo, si difendono meglio di tanti altri velocisti nonostante il tempaccio e le loro squadre che non li hanno supportati in occasione di questi sprint come tante altre formazioni dei big. Piazzamenti di grande valore.

Elia Viviani, 5: ha fatto lavorare il maniera egregia la sua Deceuninck-Quick Step. Sembrava il super favorito in prossimità del traguardo di Terracina. Ha trovato la posizione giusta, per poi rimanere intruppato sulla sinistra della strada e alzando bandiera bianca sul più bello. Ha faticato e forse il morale non è quello dei giorni migliori dopo quello che è successo ad Orbetello. Ma tutti aspettano il campione italiano.

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@lisa_guadagnini

Foto: Valerio Origo

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