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Roland Garros 2019, analisi tabellone italiani: il possibile cammino di Fognini, Cecchinato Berrettini e gli altri azzurri
Sono nove gli italiani, tra ammessi direttamente e qualificati, che parteciperanno all’edizione 2019 del Roland Garros. Un numero particolarmente alto, frutto del buon momento del tennis maschile azzurro. Andiamo a vedere, per ciascuno, accoppiamenti e prospettive di tabellone. L’ordine proposto è quello del ranking ATP (tranne che nel caso d’apertura, a causa del match fratricida Fognini-Seppi).
FABIO FOGNINI e ANDREAS SEPPI
Il numero 11 e il numero 66 del mondo sono uniti dallo stesso destino, perché si affronteranno al primo turno. Il ligure punta a difendere gli ottavi di finale, e per farlo deve battere colui che, per 15 anni, ha retto (e tuttora regge) con grande dignità e professionalità le sorti del tennis nostrano. Dal momento che Fognini è il favorito, si analizzano qui le sue prospettive, che sono buone, ma non stupefacenti: l’argentino Federico Delbonis e lo spagnolo Roberto Bautista Agut sono infatti due che sulla terra rossa non lasciano il passo senza lottare. Negli ottavi di finale potrebbe esserci il tedesco Alexander Zverev, che però potrebbe correre qualche rischio nel match (teorico) contro il serbo Dusan Lajovic. In qualunque dei due casi, il numero 1 d’Italia partirebbe con chances maggiori, prima di affrontare l’ostacolo più duro di tutti nei quarti: Novak Djokovic.
MARCO CECCHINATO
Sgombriamo subito il campo: ripetere la semifinale di un anno fa, per il siciliano, è praticamente impossibile. Il primo turno è fortunato, perché il francese Nicolas Mahut non è mai stato giocatore da terra rossa, e oltretutto è praticamente a fine carriera. Potrebbero risultare interessanti sia l’impegno contro il tedesco Philipp Kohlschreiber che quello con l’argentino Diego Schwartzman (che però deve schivare un paio di insidie, la più immediata delle quali l’ungherese Marton Fucsovics). Dovesse superare l’uomo che ha già battuto in finale a Buenos Aires, Cecchinato troverebbe quasi certamente Roger Federer, e lo svizzero, benché assente dal 2015 a Parigi, non è esattamente il miglior cliente del pianeta.
MATTEO BERRETTINI
Il numero 3 del nostro Paese ha in sorte un esordio interessante, ma nel quale parte con il pronostico a favore, contro lo spagnolo Pablo Andujar. Per lui la missione è quella di arrivare, come un anno fa, al terzo turno: dopo Andujar, ci sarebbe uno tra il norvegese Casper Ruud e il lettone Ernests Gulbis, già battuto a questo stesso punto del torneo nel 2018. Anche per Berrettini, così come per Cecchinato, il problema si chiama Roger Federer, dal momento che lo svizzero è nel suo spot. Il romano, in ogni caso, potrebbe godere della prima volta contro lo svizzero: la vittoria è certamente lontana da qualsiasi pronostico con un fondo di realtà, ma la possibilità di giocare una buona partita c’è eccome.
LORENZO SONEGO
Terzo, ma in realtà primo e più immediato, capitolo della saga italiana che s’incrocia con Federer. Il torinese è stato veramente sfortunato nel sorteggio, perché tocca a lui esordire con lo svizzero, e testarne dunque le velleità parigine. Un’impresa appare fuori dalla sua portata, e dispiace, perché una miglior fortuna avrebbe potuto spedirlo anche al secondo turno.
THOMAS FABBIANO
Non molto fortunato neppure il nativo di Grottaglie, che deve pensare a come limitare le bordate del croato Marin Cilic, numero 11 del seeding. Un aiuto, però, potrebbe arrivargli dal fatto che il Cilic degli ultimi tempi è tutto fuorché un giocatore in forma: quest’anno ha vinto otto partite distribuite su quattro tornei, e sul rosso ha faticato parecchio. Se c’è un potenziale ribaltone di primo turno, può essere questo: ce la facesse, Fabbiano incontrerebbe uno tra il bulgaro Grigor Dimitrov e il serbo Janko Tipsarevic, l’uno in cerca di sensazioni positive, l’altro a caccia di una risalita in classifica. Nell’ipotesi (difficile) di terzo turno, si ripresenterebbe Stan Wawrinka, ma lo svizzero è messo in condizioni molto migliori rispetto al clamoroso risultato in salsa tricolore maturato a Wimbledon un anno fa.
STEFANO TRAVAGLIA
L’ascolano è riuscito a superare in maniera brillante le qualificazioni, e non è stato nemmeno troppo sfortunato nel sorteggio in main draw, che gli propone il francese Adrian Mannarino, un buon giocatore, esperto, ma non certo uno che sulla terra rossa sia mai stato un drago (le sue sei finali ATP, tutte perse, arrivano da cemento o erba). C’è, dunque, possibilità di arrivare a giocare contro un altro transalpino, Gael Monfils, e questa volta sarebbe molto più complesso fermare le sue bordate, tra le più potenti al mondo.
SALVATORE CARUSO
Dalla gioia per l’ingresso in tabellone principale alla difficoltà dell’esordio nella prima settimana dello Slam francese: a Caruso tocca infatti l’incontro con Jaume Munar, tra le migliori promesse, se non la migliore, nel prossimo futuro per quanto riguarda la Spagna. Cresciuto sotto l’ala protettiva di Rafael Nadal, Munar è già numero 55 del mondo, pur non essendo mai riuscito a raggiungere una finale sul circuito maggiore.
SIMONE BOLELLI
Per il bolognese, in teoria, il sorteggio contro Lucas Pouille non è un bene: il francese è testa di serie numero 22, ma quest’anno è andato men che bene sulla terra rossa: potrebbe esserci spazio per dare un grosso dispiacere al pubblico parigino. Dovesse riuscire nell’impresa (e qualcuna Bolelli in passato l’ha tirata fuori), il nostro giocatore si troverebbe ad affrontare uno tra lo slovacco Martin Klizan e il kazako Mikhail Kukushkin, due clienti non facili per molti. Siamo, in questo caso, nello spot occupato dal russo Karen Khachanov, che dovrebbe avere ben pochi problemi ad arrivare agli ottavi.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Steven Hodel / Shutterstock.com