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Scherma, Grand Prix Mosca 2019: altra conferma per Luca Curatoli, buona prova di Martina Criscio

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Un podio centrato al maschile e uno sfiorato al femminile, è questo il bottino dell’Italia nel Grand Prix di sciabola a Mosca, che ha chiuso la regular season della Coppa del Mondo di scherma. La prossima settimana i riflettori si sposteranno infatti sui Campionati Italiani di Palermo e poi si entrerà nel vivo dal 17 giugno con gli Europei di Düsseldorf e dal 15 luglio con i Mondiali di Budapest, che come al solito chiuderanno la stagione.

Luca Curatoli si è confermato nuovamente ai vertici, salendo sul terzo gradino del podio. Il 24enne napoletano ha trovato in questa stagione quella continuità di risultati fondamentale per raggiungere grandi traguardi. La vittoria a Padova, il secondo posto a Varsavia, questo terzo a Mosca, più i sesti a Madrid e Seoul certificano il salto di qualità realizzato dell’azzurro, che si presenterà alle prossime rassegne con grandi ambizioni. L’obiettivo sarà infatti quello di centrare una doppia medaglia, dopo esserci andato davvero vicino lo scorso anno. Per quanto riguarda gli altri azzurri, altro piazzamento per l’eterno Aldo Montano, superato agli ottavi proprio da Curatoli, mentre al di sotto delle aspettative sia Enrico Berrè che Luigi Samele, eliminati entrambi al primo turno.

Al femminile invece Martina Criscio ritrova una buona prestazione a livello individuale, ma non riesce a salire sul podio. La 25enne pugliese ha fatto il miglior torneo della stagione, battendo un’atleta del calibro di Cecilia Berder al secondo turno, ma poi ha visto sfumare il podio all’ultima stoccata, venendo superata 15-14 ai quarti dall’ungherese Liza Pusztai. Una prova comunque convincente, che può darle morale per gli ultimi grandi appuntamenti della stagione. Si ripresenta poi il muro degli ottavi di finale, in cui questa volta si fermano Irene Vecchi, Rossella Gregorio e Chiara Mormile, sconfitte tutte e tre con lo stesso punteggio: 15-7. Per la giovane Mormile questo risultato è comunque positivo, mentre per Gregorio si tratta dell’ennesima uscita prematura. Vecchi era riuscita a sfatare il tabù a Tunisi, ritrovando il podio, ma il rischio resta comunque che tra Europei e Mondiali questo scoglio possa essere difficile da superare, anche se ci auguriamo ovviamente il contrario.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Bizzi Federscherma

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