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Foto: FITA
Siamo ormai alla vigilia dell’inizio dei Mondiali 2019, primo grande appuntamento della stagione internazionale del taekwondo e tappa fondamentale nel percorso di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La pedana di Manchester (Inghilterra) vedrà la Nazionale italiana guidata dal direttore tecnico Claudio Nolano confrontarsi con le stelle della disciplina nel tentativo di confermare la qualità di un movimento complessivamente in grande crescita negli ultimi anni. Nella storia della competizione l’Italia ha raccolto cinque medaglie d’argento e quindici medaglie di bronzo, senza mai riuscire ad aggiudicarsi un titolo iridato. Il solo in grado di poter sognare l’impresa in questa edizione è il pugliese Vito Dell’Aquila (-54 kg), ma il livello della selezione italiana è sicuramente il più alto del recente passato e la voglia di sorprendere non mancherà.
La principale opportunità di medaglia sarà come detto Vito Dell’Aquila. Il 18enne nato a Mesagne e allievo di Carlo Molfetta (medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012) è uno dei talenti più interessanti del panorama internazionale. L’azzurro occupa al momento l’ottava posizione nel ranking olimpico dei -58 kg e la sesta nel ranking mondiale dei -54 kg, categoria nella quale sarà in gara in questa rassegna iridata, e si giocherà nell’occasione una buona parte delle speranze di raggiungere Tokyo 2020. Bronzo iridato già nel 2017 a Muju (Corea del Sud), Dell’Aquila ha raccolto nella passata stagione un prestigioso terzo posto alle Grand Prix Final di Fujairah e ha chiuso sul terzo gradino del podio anche gli Europei. Dopo un avvio di 2019 non eccezionale, l’azzurro è salito di condizione terminando terzo all’Egypt Open e trionfando alla President’s Cup Africa ad inizio aprile. Il livello degli avversari sarà sicuramente eccellente, ma il podio sarà l’obiettivo da raggiungere per non dover archiviare una delusione.
Tra gli elementi più in forma della spedizione azzurra c’è poi Simone Crescenzi (-63 kg). Il 21enne laziale ha chiuso il 2018 conquistando la medaglia d’oro ai Mondiali Militari e ha iniziato alla grande la nuova stagione con due secondi posti all’Egypt Open e al Dutch Open, salendo fino al n.17 del ranking mondiale. Discorso opposto invece per Roberto Botta (-80 kg), n.18 della graduatoria ma apparso in grande difficoltà nei primi appuntamenti e chiamato a salire di livello in maniera importante per ritrovare competitività. Il 19enne Simone Alessio (-74 kg), all’esordio in una rassegna iridata, si presenterà in gara da n.29 al mondo (dopo aver guadagnato 25 posizioni nell’ultimo mese) e con la fiducia del successo al Cyprus Open e alla President’s Cup Africa.
Più difficile aspettarsi risultati di prestigio dal settore femminile, dove la speranza principale sarà Laura Giacomini (+73 kg). L’azzurra che milita nella massima categoria di peso è al momento la n.21 del ranking mondiale, ma in stagione non ha mai entusiasmato pur chiudendo sul podio in un paio di occasioni. Potrebbero trovare l’acuto anche Daniela Rotolo (-67 kg) e Maristella Smiraglia (-73 kg), la prima reduce da una stagione avara di soddisfazioni ma apparsa in ripresa con il terzo posto alla President’s Cup Africa e la seconda alla ricerca del primo risultato importante dell’anno dopo l’argento ai Mondiali Militari 2018. Completeranno la spedizione azzurra con lo scopo principale di fare esperienza al massimo livello internazionale le giovanissime Sofia Zampetti (-46 kg) e Assunta Cennamo (-62 kg), all’esordio come Martina Corelli (-49 kg) e Valentino Maglione (-68 kg). Per Antonio Flecca (-58 kg) si tratterà invece della seconda presenza, mentre Erica Nicoli (-53 kg) potrà già definirsi una veterana considerate le sue tre partecipazioni.
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roberto.pozzi@oasport.it