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Tennis, Victoria Azarenka: “Prima della nascita di mio figlio giocare era la mia vita, adesso non lo è più allo stesso livello”

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E’ una Victoria Azarenka a metà tra il suo lato intimo e la sua parte battagliera, quella che si racconta alla BBC parlando di diversi aspetti della sua carriera, del tennis e della sua vita. La trentenne bielorussa, già numero 1 del mondo e due volte vincitrice degli Australian Open, ricorda tutto il periodo della maternità, delle battaglie legali per avere l’affidamento del figlio e del cambiamento delle regole sulla maternità a livello WTA.

Sulla maternità: “Ero spaventata. Non è stato semplice. Sapevo che sarei tornata a giocare, ma il mio primo pensiero è stato che non sarei più tornata a giocare a tennis”.

Dopo la nascita di Leo: “So che molte donne non saranno d’accordo con me, ma mi sono sentita molto meglio dopo la gravidanza. Mi sono sentita più forte fisicamente, e il mio corpo è diventato migliore. E’ stato come se fosse maturato in quello di una donna“.

Sulle nuove regole relative alle assenze per gravidanza: “Penso che sia l’eredità che voglio lasciare, il fatto che sto combattendo perché le donne stiano meglio, di rompere certi stereotipi e di andare avanti“.

Sull’importanza del tennis: “Prima che mio figlio nascesse, il tennis era la mia vita. Ho detto che sarei tornata perché era importante per me provarlo alla gente. Ora, però, non amo più [il mio sport] allo stesso modo, ma va bene così, perché voglio trascorrere con Leo ogni minuto della mia vita. Ma il tennis è il mio lavoro“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: lev radin / Shutterstock

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