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Tiro a segno, Coppa del Mondo Monaco 2019: i convocati dell’Italia ai raggi X. Novità e conferme per puntare alle Olimpiadi

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Una pattuglia azzurra così ricca per una tappa della Coppa del Mondo non si vedeva esattamente da un anno. L’Italia del tiro a segno è pronta a partire alla volta di Monaco di Baviera, per la “classicissima” teutonica del calendario internazionale, dove in palio ci saranno nuovi pass olimpici da cercare di catturare con la speranza di aumentare il contingente partecipante verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Il ds Valentina Turisini, potendo sfruttare in questo caso la vicinanza geografica, ha chiamato praticamente quasi tutte le risorse a sua disposizione creando un collettivo di 20 unità che si comporrà inevitabilmente di veterani e giovani rampanti: un mix che ci si augura possa essere competitivo nella maggior parte dei casi e possa consentire in altri di poter ottenere quel Minimum Qualification Score (MQS) necessario per partecipare agli appuntamenti della prossima estate.

I veterani: Marco De Nicolo, unico azzurro ad aver centrato il pass verso Tokyo nelle specialità di carabina, sarà di fatto il capitano di una formazione che nel comparto di pistola annovererà anche l’espertissimo Giuseppe Giordano, il quale invece non è ancora riuscito a infilarsi in una finale di CdM per far valere tutta la sua esperienza (come dimostra il bronzo raccolto agli Europei a 10m dello scorso febbraio) e a qualificarsi alla sua terza Olimpiade personale.

Le punte a caccia dell’acuto: oltre a Giordano, vi sono Petra Zublasing e Riccardo Mazzetti. I due nelle rispettive specialità, carabina ad aria compressa/3 posizioni e pistola automatica, sono attesi alla zampata. L’altoatesina fatica da molto tempo a trovare la necessaria competitività per battagliare con le migliori della sua arma, mentre il lombardo – che in questi anni del post Rio è stato forse uno dei pochi a mantenere degli ottimi standard – sembra non aver ancor smaltito appieno l’infortunio alla spalla che ne ha caratterizzato il Mondiale e la parte finale del 2018.

I giovani in rampa di lancio: Riccardo Armiraglio, Lorenzo Bacci, Marco Suppini, Paolo Monna e Alessio Torracchi. I primi tre si batteranno nelle gare di carabina dopo un passato recente da juniores vincenti e un promettente inizio di 2019, dove il toscano e il bolognese hanno peraltro centrato una finale a Nuova Delhi, nella prima tappa della Cdm di quest’anno. Gli altri due invece saranno di scena nella gara di pistola ad aria compressa da 10m: entrambi hanno già dimostrato di essere in grado di attaccare la top 20 planetaria della specialità e, con un po’ di fortuna, magari ergersi fra i magnifici 8 di un atto conclusivo dove in palio ci sarebbe tantissimo.

Tiratori da cui ci si attende un segnale: Barbara Gambaro e Sabrina Sena se ci siete battete un colpo. Un’esortazione alle due compagne di Petra Zublasing a fare di più nei concorsi di carabina, anche perché la pugliese – più che l’altoatesina – sa come si fa, in particolare a Monaco di Baviera dove cinque anni fa esatti fu in grado di togliersi una grande soddisfazione salendo sul gradino più alto del podio nella gara delle 3 posizioni.

Ritrovare le sensazioni: Mauro Badaracchi, Dario Di Martino, Simon Weithaler e Giuseppe Pio Capano. I primi due saranno impegnati nelle sessioni MQS di pistola perché non gareggiano a livello internazionale da tempo, al pari dell’altoatesino e del campano, che però saranno di scena nella carabina. Per tutti e quattro, indistintamente, l’obiettivo è in primis quello di trovare un punteggio di tutto rispetto e in secondo luogo quello di acquisire nuovamente uno “status internazionale” di cui c’è bisogno per fare parte con merito e ambizioni della formazione azzurra.

In cerca di esperienza e risultati: Nicole Gabrielli, Alessandra Luciani, Martina Ziviani e Sara Costantino. In quattro mettono insieme otto gettoni di presenza nella Coppa del Mondo senior, di cui sei della Ziviani e due della Luciani mentre Gabrielli e Costantino saranno debuttanti. La veneta gareggerà nel contest di carabina femminile ad aria compressa dai 10m – nella quale fu vicecampionessa del mondo juniores nel 2014 a Granada – mentre la calabrese avrà l’onere e l’onore di difendere i colori azzurri nella gara di pistola femminile ad aria compressa sempre dalla distanza più prossima al bersaglio, dove l’Italia da troppo tempo non ottiene risultati di rilievo (22esimo posto di Susanna Ricci sempre ai Mondiali di ormai cinque anni fa in Spagna), collaborando anche con Paolo Monna nella competizione del Mixed Team. Luciani e Gabrielli invece saranno al poligono bavarese per trovare l’MQS necessario nelle specialità ad aria e a fuoco da 10 e 50m in vista di un possibile “rientro” da titolari verso gli Europei di Bologna di settembre.

Da non dimenticare infine, c’è Tommaso Chelli: il toscano, interprete dell’automatica come Riccardo Mazzetti, da quando si sta allenando con Ralf Schumann è in crescita, anche se trovare esiti positivi e continuità in un format di gara così complesso come il tiro celere dai 25m non è così semplice. Lui comunque il primo step, quello dell’accredito col punteggio internazionale, lo ha già passato: ora però viene il bello e il difficile, iniziare a insidiare i grandi della categoria partendo perché no dal suo compagno di squadra.

 

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Foto: ISSF

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