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Valentino Rossi MotoGP, GP Italia 2019: “Darò il massimo, correre al Mugello è speciale”

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Valentino Rossi e il Mugello: una storia da Leggenda. Le sette affermazioni del “Dottore” nella classe regina, dal 2002 al 2008, lo hanno portato ad essere il pilota più vincente della storia del Motomondiale su questa pista, sede del sesto round iridato. I successi totali, tenendo conto anche delle esperienze in 125cc e 250cc, sono nove. Numeri impressionanti che, però, cominciano ad avere uno strato di polvere piuttosto spesso. L’ultimo trionfo di Valentino risale proprio ad undici anni fa e il suo obiettivo sarebbe quello di interrompere questo digiuno anche se non sarà affatto facile visto l’alto livello di competitività della categoria.

Il campione di Tavullia, attualmente in quarta posizione nella graduatoria generale (72 punti), è distanziato di 23 lunghezze dall’asso spagnolo della Honda Marc Marquez. A 40 anni le sue aspettative sono sempre alte ma dovrà fare i conti con una Yamaha che, specie in accelerazione, denuncia sempre delle problematiche, pur avendo ottenuto due podi in Argentina e ad Austin (Stati Uniti). L’anno scorso, sul tracciato toscano, il nove volte iridato seppe togliersi la soddisfazione della pole position, concludendo sul podio in gara: “Sono felice che sia il momento del Mugello, è un weekend speciale e una gara particolare per tutti i piloti italiani. Qui c’è un’atmosfera fantastica, ma è anche un po’ difficile da gestire con tutti i tifosi, ma è davvero grandioso. E’ uno dei circuiti più belli dell’anno, è una pista che mi piace davvero, ma sarà difficile perché tutti sono molto veloci. Il Mugello ha meno accelerazioni da bassa velocità, quindi penso che potremmo essere più veloci rispetto a Le Mans, ma è anche vero che c’è un lungo rettilineo, sicuramente questo sarà il nostro punto debole, ma se lavoriamo bene, possiamo difenderciDobbiamo fare del nostro meglio per essere competitivi e dare il massimo“, le dichiarazioni di Rossi (fonte: crash.net).

La motivazione, quindi, non manca e non resta che far seguire i fatti alle parole.

 

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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