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Valentino Rossi MotoGP, GP Spagna 2019: “Potevo fare di più, Vinales è salito sul podio. Gara condizionata dalle qualifiche”

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Valentino Rossi si è reso protagonista di una bella rimonta durante il GP di Spagna 2019, dalla tredicesima piazzola sulla griglia di partenza è riuscito a risalire fino al sesto posto limitando i danni in sella alla sua Yamaha. Il Dottore ha faticato per tutto il weekend e il risultato finale non può soddisfarlo completamente anche se è riuscito a salvarsi, ora Marc Marquez è a nove punti di distacco nella classifica del Mondiale.

Il centauro di Tavullia ha analizzato la situazione ai microfoni di Sky Sport: “Mah, ho fatto sesto: quindi il test è stato superato come quando fai sesto. Ci sono delle cose positive rispetto all’anno scorso, è vero che avevo finito quinto ma perché si erano stesi quattro-cinque piloti davanti a me. L’anno scorso avevo preso 10-11 secondi da Marquez, quest’anno solo 7 e sono stato veloce nel finale di gara: questo è positivo in ottica campionato. Per come ho guidato si poteva fare meglio anche perché Vinales ha fatto podio e anche Quartararo sarebbe finito davanti se non avesse rotto, dunque sono stati più bravi di me sull’interpretazione di pista”.

Il risultato è frutto anche delle difficoltà riscontrate nella giornata di ieri: “La mia gara è stata condizionata dalle qualifiche, sono rimasto fuori dal Q2 per qualche millesimo e sono dovuto così partire in quinta fila: se fossi partito in seconda o terza probabilmente sarei potuto stare col gruppetto di Dovizioso e Petrucci. Sono poi partito con la dura all’anteriore, Vinales ha azzardato di più con la media e ha finito al terzo postoCon la gomma dura davanti non ero veloce nella prima parte di gara, ho dovuto guidare in maniera dolce perché altrimenti perdevo grip. Poi con la moto più scarica riuscivo ad andare più forte, dopo tanti giri sono riuscito a superare Miller, Crutchlow, Morbidelli e sono riuscito a fare dei buoni giri ma non abbastanza per andare a riprendere Petrucci“.

Il 40enne era reduce da due secondi posti consecutivi, questo weekend rappresenta un passo indietro: “Rispetto all’Argentina e agli USA la risposta è semplice: in quelle occasioni siamo stati subito veloci, qui invece andavo piano fin dall’inizio e siamo arrivati alla FP3 che non ero ancora pronto. E non è sempre così facile fare la modifica che ti cambia la vita. Siamo migliorati tanto riguardo alla costanza e al rendimento delle gomme, ma non eravamo forti da nessuna parte: eravamo a un livello medio, eravamo lì e gli altri andavano più veloce“.

Domani si svolgeranno i test sempre su questa pista: “So che qualcosina c’è, cerchiamo di migliorare un po’ l’accelerazione e l’elettronica: vediamo come va. Qualcosina è poco? È comunque meglio di niente“.

 

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Foto: Lapresse

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