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Volley femminile, Nations League 2019 Conegliano. Tris di top team in Veneto per prendersi la final six

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La partenza, nonostante le assenze, è stata positiva per l’Italia del volley al femminile nella Nations Volley League ma da domani si fa sul serio in tutti i sensi. Non che in Polonia si sia scherzato ma la seconda settimana delle pool della manifestazione itinerante che ha sostituito il Gran Prix si preannuncia la più interessante per la squadra di Davide Mazzanti, per tre motivi. Il primo è che l’Italia giocherà la prima partita ufficiale sul territorio italiano da vice campione del Mondo, a sette mesi dal secondo posto iridato conquistato in Giappone, al Palasport di Conegliano, in una sorta di omaggio alla squadra campione d’Italia. Il secondo è che Mazzanti, per l’occasione, ritrova tutte le sue big, le protagoniste del Mondiale giapponese, delle finali scudetto e della Super Final di Champions a Berlino che ha premiato Novara: Egonu, Sylla, Chirichella, Danesi, De Gennaro, che in un anno sono diventate star dello sport italiano e del volley mondiale.

Il terzo è che in campo a Conegliano ci saranno tre delle prime cinque nazionali del Mondiale giapponese, la Serbia campione, l’Italia seconda e gli Usa, quinti, oltre alla Repubblica Dominicana, squadra di secondo piano ma non certo da sottovalutare, visto che può contare diverse atlete che frequentano l’Europa, capaci al debutto di mettere in riga Russia prima e Brasile poi, prima di uscire sconfitta nella sfida contro la Cina.

Inutile dire che l’attesa è tutta per la sfida in programma giovedì sera che vedrà di fronte l’Italia e la Serbia in quella che da tutti è considerata la rivincita della sfida che assegnò il titolo Mondiale a Yokohama il 19 ottobre 2018. Le serbe hanno iniziato la loro avventura in Nations League con qualche sussulto e la sconfitta subita giovedì scorso contro la Turchia (battuta dall’Italia-2 a Montreux) è il segnale che ancora la squadra serba deve carburare e trovare la giusta amalgama al termine di una stagione per club massacrante per molto delle protagoniste della nazionale campione iridata, che comunque ha superato Olanda e Corea del Sud nelle prime due partite.

Sarà il primo step di un cammino parallelo delle due nazionali che hanno nella rincorsa alla qualificazione olimpica l’obiettivo principale e le cui armi si potrebbero incrociare proprio nella final six di questa manifestazione e nell’Europeo di inizio settembre. Non sono queste le partite che possono dare il quadro completo della situazione, visto che la condizione fisica e psicologica delle atlete in campo non può essere al meglio in questa fase ma si tratta comunque di una sfida stimolante e piena di motivi, così come quella di una squadra statunitense che presenta una squadra rinnovata ma con qualche conoscenza del campionato italiano

La squadra a stelle e strisce ha battuto in sequenza Belgio, Giappone e Bulgaria e in particolare la vittoria con le nipponiche dà la sensazione di una squadra già in palla e Karch Kiraly deve inserire ancora qualche star nella sua squadra. Insomma, spettacolo assicurato, già a partire dalla prima sfida in programma domani pomeriggio tra Usa e Serbia che anticiperà la partita tra Italia e Repubblica Dominicana, quella che solo sulla carta appare più alla portata della nazionale azzurra (le dominicane vogliono altri scalpi nobili dopo quelli di Russia e Brasile) in una tre giorni che si preannuncia davvero spumeggiante.

 

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Foto Fivb

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