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Volley, Finale Champions League 2019: le armi tattiche con cui Civitanova può battere la corazzata Zenit Kazan

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Civitanova vuole la Champions League a tutti i costi, la Lube sogna la grande impresa, brama quella Coppa che ha conquistato soltanto una volta nella sua storia, desidera salire sul Tetto d’Europa e coronare la stagione perfetta che pochi giorni fa ha già regalato lo scudetto in un modo rocambolesco. I Campioni d’Italia hanno il mirino puntato su Berlino e vanno in all-in, tutto o niente: la Finale contro lo Zenit Kazan è in programma sabato 18 maggio, si preannuncia una partita titanica contro un avversario stellare che va a caccia del quinto trionfo consecutivo nella massima competizione continentale, i Campioni d’Europa vogliono difendere il titolo ma i cucinieri hanno tutte le carte in regola per firmare il colpaccio e riscattare la sconfitta subita dodici mesi fa. Come si può sconfiggere la corazzata di Alekno, una formazione che sembra imbattibile anche se ha perso la finale scudetto contro il Kemerovo?

Lo Zenit Kazan punta moltissimo su servizio e attacco come ha dimostrato nella semifinale vinta contro Perugia, proprio per questo motivo bisognerà intensificare il rendimento in ricezione e in difesa: da questi due fondamentali potrebbe dipendere la sorte dell’incontro, se Civitanova riuscisse ad alzare le barricate allora potrebbe essere avvantaggiata in fase di ricostruzione. Osmany Juantorena e Yoandy Leal dovranno svolgere un buon lavoro dietro insieme al libero Fabio Balaso per aiutare la regia di Bruninho che dovrà cercare di variare molto il gioco per provare a disorientare gli avversari: lo Zenit può andare in confusione se deve controllare più canali di gioco, lo si è visto contro il Kemerovo e quando viene colto in contropiede fatica a reagire.

Sarà cruciale poi contenere il gioco dello scatenato Earvin Ngapeth, l’ex martello di Modena è l’uomo in più dello Zenit insieme al compagno di reparto Matt Anderson (poco appariscente ma molto incisivo) e all’opposto Maxim Mikhaylov: sono questi gli uomini da temere, quelli che possono decidere l’incontro a suon di punti. Bisognerà ribattere colpo su colpo col tridente offensivo Juantorena-Leal-Sokolov per cercare di avere la meglio ma soprattutto sarà importante essere continui nel rendimento di gioco, saranno molto importanti i centrali (Simon può essere l’arma in più tra muri e attacco): i russi sotto pressione iniziano a sbagliare e allora in quel modo si potrebbe davvero sognare di alzare al cielo la Champions League.

 

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Foto: Valerio Origo

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