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Volley, Finale Scudetto 2019: la recita perfetta di Perugia e la crisi di Civitanova, De Cecco e Leon guerrieri nel dominio di gara-1

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Appena 75 minuti di gioco per gara-1 di una Finale Scudetto sono un evento più unico che raro, di solito il match che apre la serie conclusiva si rivela particolarmente combattuto ed equilibrato ma ieri è andato in scena un dominio assoluto: Perugia ha travolto Civitanova con un roboante 3-0 lasciando agli avversari la miseria di 49 punti. I Block Devils hanno giganteggiato in lungo e in largo sciorinando una superiorità tecnica che in pochi si aspettavano alla vigilia, l’attesa era tutta per un confronto acceso e avvincente ma al PalaBarton abbiamo assistito a una recita a senso unico che ha consegnato ai Campioni d’Italia il primo successo, il primo passo verso la conquista del secondo titolo consecutivo. Applausi agli uomini di Lorenzo Bernardi che sono stati perfetti in ogni singolo frangente ma a fare notizia è la prestazione incolore dei cucinieri che non sono mai stati in partita, incapaci di tenere testa ai padroni di casa che ancora una volta hanno sfruttato il calore del proprio pubblico (4000 spettatori, non perdono nei playoff tra le mura amiche da tre anni).

Perugia ha picchiato in attacco, non ha sbagliato nulla a muro e in difesa, ha mandato in confusione Civitanova che ha commesso diversi errori in battuta e che soprattutto è risultata poco incisiva in fase offensiva. Quella di ieri non è stata la vera versione della Lube che ora è chiamata a un pronto riscatto in gara-2, in programma domenica pomeriggio all’Eurosuole Forum: se la Sir è una macchina da guerra in casa, non bisogna dimenticare che in trasferta non ha vinto nemmeno una partita durante i playoff negli ultimi due anni. Siamo certi che assisteremo a ben altro incontro e che gli uomini di Fefé De Giorgi cercheranno di pareggiare la serie, un’ulteriore sconfitta spianerebbe definitivamente la strada ai Block Devils e getterebbe sconforto tra le fila dei biancorossi che tra l’altro devono anche giocare la Finale di Champions League (sabato 18 maggio contro lo Zenit Kazan a Berlino).

Il palleggiatore Luciano De Cecco è stato premiato come MVP, ha diretto perfettamente i compagni sfruttando al meglio tutti gli attaccanti (61% in fase offensiva per la squadra). Wilfredo Leon è risultato il top scorer (12 punti, 67% in attacco) ma i cinque errori in battuta senza nemmeno un ace sono una macchia importante per il Giaguaro, tanta sostanza da parte di Filippo Lanza (9, 67%) e Aleksandar Atanasijevic (8, 54%), da elogiare la prova del centrale Marko Podrascanin (8, 2 muri). Tra le fila della Lube basta citare le percentuali di Sokolov (31%) e Leal (33%) unite a un deludente Juantorena (9, 40%) per capire cosa non è andato.

 

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Foto: Ettore Griffoni LPS

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