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24 ore di Le Mans 2019: i favoriti. Toyota intravede il dominio in LMP1, molta incertezza nelle altre categorie
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La 24 Ore di Le Mans è ormai alle porte, la competizione più lunga, estenuante e spettacolare del Motorsport prenderà il via sabato 15 giugno alle 15:00 e accompagnerà team, piloti e appassionati nelle successive ventiquattro ore fino al pomeriggio inoltrato della domenica quando verrà sventolata la bandiera a scacchi.
In categoria LMP1, sull’onda dell’entusiasmo e dello strapotere dimostrato lo scorso anno, il team Toyota #8 composto da Fernando Alonso, Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi ci riprova anche in questa edizione, contando sul detto “squadra che vince, non si cambia”; per una volta senza particolari intoppi i piloti della TS050 Hybrid si sono dimostrati i più forti e puntano a ripetersi da favoritissimi, trovando ancora una volta in Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez i principali contendenti alla vittoria (compagni della Toyota, #7). Buemi ha realizzato il miglior tempo nei test di settimana scorsa, con otto decimi sul team rivale, dove l’intero team è andato oltre il migliaio di chilometri di test, accumulando moltissimi dati utili in vista della corsa. La seconda forza in campo sembra poter essere la Rebellion di André Lotterer, Neel Jani e Bruno Senna più competitiva della SMP Racing di Stoffel Vandoorne, Vitaly Petrov e Mikhail Aleshin tra le non-ibride.
Passando alla LMP2 la battaglia si preannuncia invece serratissima, con la Dragonspeed di Pastor Maldonado, Roberto Gonzales e Anthony Davidson che sfida la Jackie Chang Racing di Ho-Pin Tung, Gabriel Aubry e Stephane Richelmi; tra le GTE-Pro la sfida sarà ancora più aperta, la Corvette C7.R di Jan Magnussen, Antonio Garcia e Mike Rockenfeller potrebbe essere considerata la favorita principale dopo i test assieme alla Porsche 911 RSR di Sven Muller, Mathieu Jaminet e Dennis Olsen. Infine la Classe GTE AmPro vedrà protagoniste le Ferrari 488 con il Weathertech Racing di Cooper MacNeil, Toni Vilander e Robert Smith a dettare il passo davanti alla Clearwater Racing di Luis Perez Companc, Matthew Griffin e il nostro Matteo Cressoni e alla Spirit of Race di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Giancarlo Fisichella.
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Foto: Frolphy / Shutterstock